di Gigi Cabrino – C’è autocritica nel cosiddetto centrodestra? Non perdeva così male le amministrative dal 2014, ma allora c’era un PD a guida renziana che viaggiava attorno al 40%. Oggi il PD è alla metà di allora e si pappa agevolmente la Lega. La gara è a chi è più bravo tra Salvini e Meloni? Alla gente poco importa tanto che a Verona preferiscono un ex calciatore. O starsene a casa. Territori dimenticati, convinzione che la presenza sui social sia tradotta automaticamente in voti e questo è il risultato.
Un partito ex federalista trasformato in sovranista dimenticando il nord,. E’ pro Putin poi all’inizio della guerra per seguire i sondaggi, poi diventa pro Ucraina. Infine, a maggio, quando la gente inizia a capire che col gas son problemi, torna di nuovo filo russo.
La cosiddetta destra usa toni romantici neo nazionalisti patriottardi che farebbero ridere a fine ‘800, figuriamoci oggi…
Eppure va tutto bene, nella loro cerchia tutti a battere le mani, bravo, avanti così!!!! Per chi si considera di centrodestra, federalista e legato ai territori c’è, al momento, una sola strada: alla larga da questa improvvisazione.