Vaccini: Lombardia, gara con società cinese senza ok di Aifa?

10 Ottobre 2020
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Arriva anche il vaccino senza la certificazione dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, nell’accidentato percorso della Regione Lombardia per garantire una preziosa protezione dall’influenza ai tempi del Covid? E’ la denuncia del Pd rilanciata da Agi che scrive: “Dopo la mancata aggiudicazione della nona gara, la decima ha visto presentarsi la cinese LifeOn e la Falkem Swiss. La prima, che dovrebbe fornire 100 mila dosi, è priva del pezzo di carta necessario a mettere in commercio il vaccino, la seconda, chiamata a garantire 400 mila dosi, non ha effettuato la registrazione ad Anac, l’autorità anticoruzione. Fin qui la cronac raccontata dall’importante agenzia.

“E’ una situazione che può avere un impatto sui tempi di somministrazione – spiega all’AGI il capogruppo del Pd in Regione, Samuele Astuto – la Giunta ha fatto tanta confusione con gare annullate o andate deserte arrivando all’ultimo minuto e dovendo pagare i vaccini più delle altre Regioni, 3 volte tanto rispetto a Veneto ed Emilia. L’assenza di quel quantitativo porterebbe la Regione vicinissima al limite inferiore della copertura delle categorie più fragili ed esposte, lasciando del tutto scoperte intere fasce di popolazione che, invece, sarebbe importante che si vaccinassero contro l’influenza, come raccomandato dal ministero della salute e da tutti gli organismi competenti nella lotta al Sars-Cov-2.”. 

Sui costi, la Procura di Milano ha aperto un’indagine conoscitiva, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli a capo del pool reati contro la pubblica amministrazione. Il tema della certificazione dell’Aifa potrebbe essere risolto in un secondo momento, per adesso pero’ LifeOn non e’ nell’elenco dei dieci vaccini “autorizzati per la stagione 2020-2021”. Va tenuto presente che, con delibera del 6 ottobre, Aria, la centrale regionale per gli acquisti gia’ al centro dell’inchiesta sulla fornitura de camici, aveva determinato l’assegnazione a LifeOn subordinando l’efficacia dell’aggiudicazione “all’esito positivo delle verifiche dei requisiti di ordine generale”. Dopo la diffusione della notizia, Aria ha precisato che fino a che non arrivera’ l’ok da parte dell’agenzia del farmaco “non ci sara’ alcun acquisto ne’ alcuna forma di pagamento da parte dell’istituzione regionale” e che “tutto questo non pregiudica la campagna vaccinale antinfluenzale in quanto le dosi gia’ acquisite da Regione Lombardia nel corso dei mesi ammontano a 2,9 milioni di unita’”.

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