“Sarà una partenza drammatica. Manca tutto. Regione Lombardia doveva rinviare apertura delle scuole”

11 Settembre 2020
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Manca tutto. I prof, soprattutto. Sarebbe stato doveroso rimandare l’avvio delle scuole, come hanno fatto altre regioni e comuni in Italia. Lo denuncia la Flc Cgil Lombardia in una nota in cui parla senza mezzi termini di “partenza della scuola drammatica in Lombardia”, denunciando che “lunedì 14 settembre mancheranno nelle classi migliaia di docenti. Ipotizziamo che almeno 30.000 saranno i posti scoperti che lunedì non saranno occupati. Particolarmente tragico il fronte degli insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili. Almeno 15.000 dei 30.000 supplenti ancora da nominare saranno docenti di sostegno non in possesso della specializzazione in quanto sono esaurite le graduatorie degli specializzati. Sono 25.000 gli insegnanti di sostegno occorrenti per gli oltre 40.000 alunni disabili presenti nelle scuole lombarde ma, solo 10.000 sono docenti specializzati”.

Secondo il sindacato a determinare questa situazione sono stati due fattori: “le migliaia di posti vacanti, un dato in Lombardia che si reitera da anni” e “le nuove graduatorie provinciali per le supplenze, aperte questa estate, che per la Lombardia hanno visto più di 150.000 domande di precari. Graduatorie pubblicate solo in questi giorni e ancora in corso di ripubblicazione ma contenenti moltissimi errori di punteggi assegnati dal sistema”.

 “La responsabilita’ di ciò – ribadisce la Cgil – è nell’enorme ritardo del Ministero nella gestione e predisposizione delle varie procedure e delle tempistiche, assolutamente impossibili da attuare, assegnate agli uffici scolastici territoriali per assicurare tutte le operazioni”.

“Data questa situazione e considerato che il 19, 20 e 21 settembre le scuole richiuderanno per consentire le votazioni del referendum e delle elezioni amministrative – osserva il sindacato – forse Regione Lombardia avrebbe potuto riconsiderare l’inizio delle lezioni rinviandole a dopo le votazioni del referendum. Ci sarebbe stato, così, il tempo per assegnare le migliaia di supplenti alle scuole, per organizzare con meno incertezze e confusione l’inizio delle lezioni, assicurando una ripresa in sicurezza per gli studenti e il personale”.

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