Ha patteggiato una condanna a 4 anni e 6 mesi l’ex sindaco di Opera Antonino Nucera, finito ai domiciliari nell’aprile dello scorso anno per una vicenda di presunti appalti truccati e tangenti e che aveva fatto venire a galla pure un presunto peculato legato alle forniture di mascherine. Ad accogliere la richiesta di patteggiamento, avanzata dal primo cittadino nelle scorse settimane, è stato il gup Massimo Baraldo. Tra le accuse a carico di Nucera, assistito dall’avvocato Alessandro Bastianello, anche truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione perché, nel corso del suo mandato, si sarebbe adoperato, scriveva la Procura, “per continuare a ricevere lo stipendio come dirigente amministrativo di una scuola di Milano” dove lavorava prima di essere eletto, benché avesse “ottenuto un lungo periodo di aspettativa non retribuita, causando un danno erariale di circa 59.000 euro”. Oltre all’ex sindaco di Opera, nell’inchiesta erano indagate altre 21 persone, tra funzionari pubblici, imprenditori e cinque società. Sette avevano già patteggiato, mentre 14 hanno affrontato l’udienza preliminare. Altri hanno scelto di patteggiare, mentre ci sono state alcune condanne in abbreviato e le pene vanno da 8 mesi a 2 anni e 8 mesi. Altri imputati, che hanno scelto il rito ordinario, sono stati invece rinviati a giudizio.

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