Occhio alla Val Camonica. Un sindaco donna autonomista per la Valle del Sole. “Ossimo modello Trentino”

20 Febbraio 2021
Lettura 2 min

di Cassandra – Mai snobbare le valli. E se fosse un Comune nella storica Valle del Sole, a Ossimo, con un sindaco donna, autonomista, a fare da granello di sabbia nel grande ingranaggio dello status quo? Perché no. La Val Camonica sta pagando come altre zone montane il prezzo del Covid e della dimenticanza romana. Ma non solo romana. Strutture, servizi, turismo soprattutto. Silvia Bottichio, avvocato civilista e penalista, 41 anni, sposata con due figli, ci prova a ribaltare le carte in tavola.

Allora, avvocato, alle prossime amministrative scende in campo?

“Certo, ci proviamo. Il sindaco uscente è al secondo mandato. Ma non mi pare ci siano stati cambi di passo in questo territorio. Stiamo preparando una lista con la società civile e che avrà l’appoggio di Grande Nord. Qui la questione settentrionale ci è ben chiara. Non lo è stata fino ad ora per chi ha governato la valle e i suoi comuni”.

Siete nell’Altopiano del Sole. Di nome e di fatto?

“Insomma… E’ lettera morta. Forse in passato c’è stata la volontà di dare un’opportunità ma nel presente non è così. Il turismo è il nostro oro nero, è economia, posti di lavoro, infrastrutture. Una rete di servizi. E’ buona comunicazione della valle. Ma nel contempo dobbiamo incrementare i servizi per le fasce deboli, la popolazione anziana cresce, non possiamo fare a meno di questa risorsa ma dobbiamo rispetto e cure”.

Come è stato vissuto il Covid in Valle?

“Nell’isolamento. Una dei primi pensieri che ho è preservare la socialità dei bambini, hanno pagato un prezzo altissimo. In questo senso penso ad una maggiore collaborazione con la parrocchia, con l’oratorio, che per la nostra comunità è un punto fermo. Così come vanno sostenute le associazioni, che sono le gambe della comunità”.

E l’economia come va?

“A parte il turismo, la nostra realtà vive ancora di agricoltura. Punterei diritta diritta al mercato europeo, a valorizzare la nostra produzione per valorizzarla”.

Quanto distano le scritture rupestri da Ossimo?

“Le abbiamo nel Comune. Il parco principale è a Capo di Ponte, che dista mezz’ora da Ossimo. Ma anche sul territorio comunale c’è il parco di Anvoia che è un pregevole sito rupestre. Ma capisci bene che è un bene riconosciuto dall’Unesco ma la politica sembra averlo cancellato”.

E le piste da sci, avvocato?

“Borno, a tre chilometri. Ma a parte la funivia, va costruito attorno tutto l’indotto. Ricapitolando, siamo in un parco archeologico, siamo la Valle del Sole, abbiamo lo sci, la montagna, ma non decolliamo”.

Quindi, qual è la parola d’ordine della sua campagna elettorale da sindaco?

“Non ho dubbi. Modello Trentino. Abbiamo tutto da imparare. Autonomia, modello di fiscalità che premia il lavoro, reinvestita, servizi, parchi divertimenti, parchi tematici… Una pista di pattinaggio! I nostri bambini devono andare fino a Lovere per trovarne una. Al lago, le pare possibile? I paesi non sono collegati a fini turistici”.

Avvocato, lei ha animali. Ci sarà un posto nel suo programma anche per loro?

“Ho un pastore alsaziano, Jago, di recente adottato in canile. Il proprietario purtroppo è venuto a mancare per Covid. Certo che il benessere animale sarà nei punti da sviluppare. Tra i desiderata penso ai corsi per il patentino, a una struttura di rifugio, ad un’area cani che può essere attrattiva anche per i turisti. Nel tempo sono obiettivi raggiungibili”.

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