Galimberti, sindaco di Varese, stronca i calcoli di Gallera: “Con 10mila vaccinazioni al giorno finiamo nel 2023. Noi fermi al 3% di dosi fatte”

3 Gennaio 2021
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Per il sindaco di Varese, Davide Galimberti, le tempistiche con cui si vaccinerà in Lombardia (10mila persone al giorno da domani, secondo l’assessore Giulio Gallera, ndr) “sono assolutamente inaccettabili”, così come “il dato inquietante del numero dei vaccini anti Covid19 eseguiti: solo il 3% di vaccini somministrati a fronte di oltre 80mila già consegnati alla Regione”. In un lungo post su Facebook, Galimberti non fa sconti alla Lombardia. Ecco il suo pensiero.

In tanti di voi ieri mi avete sollecitato a chiedere conto alla Regione sull’ennesimo dato inquietante del numero dei vaccini anti #Covid19 eseguiti in #Lombardia: solo il 3% di vaccini somministrati a fronte di oltre 80.000 già consegnati alla Regione. Un dato che racconta come il nostro territorio ancora una volta sia in coda nella gestione dell’emergenza sanitaria. Dopo avere avuto i peggiori dati italiani nella prima fase della pandemia e i peggiori dati sulle vaccinazioni antinfluenzali, adesso abbiamo anche tra i dati peggiori nelle nuove vaccinazioni anticovid, avviate una settimana fa con tanta speranza.

Ieri ho detto a chi mi chiedeva di intervenire che era giusto dare alla Regione fiducia, perché spiegasse il motivo del ritardo. Una campagna vaccinale di questo tipo infatti richiede pianificazione, un’attenta organizzazione ed un adeguato monitoraggio.

Oggi però leggo sui giornali le spiegazioni dell’assessore regionale alla Sanità e non posso più far attendere una risposta ai varesini che giustamente chiedono una Regione all’altezza di questa emergenza e all’altezza della Lombardia; per poter tornare il più velocemente possibile ad una vita normale, a riaprire scuole, bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema, etc.

L’assessore Gallera ci spiega che 𝗱𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝟭𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝘃𝗮𝗰𝗰𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼: 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗹𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗮𝗰𝗰𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶 𝘁𝗿𝗮 𝟭𝟬𝟬𝟬 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝗼𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹’𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟯. Queste tempistiche sono assolutamente inaccettabili. Da Sindaco mi sento in dovere di intervenire, non per fare polemica, ma per dire che questa prospettiva non va proprio bene. Forse a livello lombardo serve una figura in grado di gestire la campagna di vaccinazione covid.

Ogni vaccinazione in più fatta al giorno, oltre a salvare vite, ci potrà portare il più velocemente possibile a risollevare il nostro sistema economico e sociale.

Io parlo da mesi con gli eroi che stanno in prima linea contro il Covid nella sanità di territorio e negli ospedali. Meritano tutti sicuramente rispetto e riposo per loro e per le loro famiglie. Ma loro sono i primi a volere che le vaccinazioni corrano nella nostra Regione per aiutarli a combattere la pressione sugli ospedali e per fermare il virus.

Io tifo per il recupero della Lombardia, come Sindaco continuo a dare la disponibilità della nostra amministrazione per aiutare: ai vertici della sanità della nostra città ho già manifestato la più ampia disponibilità nel fornire spazi e ogni aiuto possibile per essere rapidissimi. La vaccinazione è una priorità assoluta.

il dato “racconta come il nostro territorio ancora una volta sia in coda nella gestione dell’emergenza sanitaria. Dopo avere avuto i peggiori dati italiani nella prima fase della pandemia e i peggiori dati sulle vaccinazioni antinfluenzali, adesso abbiamo anche tra i dati peggiori nelle nuove vaccinazioni anti-covid, avviate una settimana fa con tanta speranza”. Ieri, aggiunge, “ho detto a chi mi chiedeva di intervenire che era giusto dare alla Regione fiducia, perché spiegasse il motivo del ritardo. Una campagna vaccinale di questo tipo infatti richiede pianificazione, un’attenta organizzazione ed un adeguato monitoraggio. Oggi però leggo sui giornali le spiegazioni dell’assessore regionale alla Sanità e non posso più far attendere una risposta ai varesini che giustamente chiedono una Regione all’altezza di questa emergenza e all’altezza della Lombardia”. 

Le tempistiche fornite dall’assessore “sono assolutamente inaccettabili. Da sindaco mi sento in dovere di intervenire, non per fare polemica, ma per dire che questa prospettiva non va proprio bene. Forse a livello lombardo serve una figura in grado di gestire la campagna di vaccinazione covid. Ogni vaccinazione in più fatta al giorno, oltre a salvare vite, ci potrà portare il più velocemente possibile a risollevare il nostro sistema economico e sociale”, argomenta.

I medici e gli infermieri “meritano tutti sicuramente rispetto e riposo per loro e per le loro famiglie. Ma loro sono i primi a volere che le vaccinazioni corrano nella nostra Regione per aiutarli a combattere la pressione sugli ospedali e per fermare il virus. Io tifo per il recupero della Lombardia, come sindaco  continuo a dare la disponibilità della nostra amministrazione per aiutare: ai vertici della sanità della nostra città ho già manifestato la più ampia disponibilità nel fornire spazi e ogni aiuto possibile per essere rapidissimi. La vaccinazione è una priorità assoluta”, conclude. 

Immagine dalla pagina fb di Galimberti sindaco

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