ESCLUSIVO – Sindaco Centrella a cui la Regione vietò di fare tamponi, torna a tracciare cittadini. La lettera: “Test salivare per tutti, gemellaggio morale con Robbio”. E prima di Fontana

26 Ottobre 2020
Lettura 5 min

di Stefania Piazzo – “Cari concittadini, la nostra Amministrazione Comunale intende patrocinare un’iniziativa mirata alla mappatura dei casi positivi al virus Covid 19 nel nostro Comune, che verrà coordinata dall’Associazione “Amici di Cocquio”. Nella giornata di sabato 31 ottobre i cittadini potranno recarsi presso la Palestra Comunale di via Motto dei Grilli, dalle ore 9 alle ore 18, per effettuare un TEST RAPIDO ANTIGENE COVID -19 (registrato presso l’Istituto superiore di Sanità) su tampone orofaringeo (test salivare)”.

Il sindaco di Cocquio Trevisago, il dottor Danilo Centrella, l’uomo a cui in primavera le autorità sanitarie intimarono, in piena pandemia, di non effettuare i test, torna all’attacco. Passato in primavera agli onori della cronaca per questa vicenda surreale, oggi da uomo di scienza e primo responsabile della sanità sul territorio come tutti i sindaci, ripassa all’attacco. In una lunga nota alla popolazione del comune in provincia di Varese, Centrella annuncia che il test salivare “sarà effettuato da personale sanitario e darà il risultato entro 15 minuti”.

Lo anticipa a la nuova padania, spiegando che si tratta “di una prima tranche da 1000 test salivari rapidi, importantissimi in questa fase – ci spiega – considerando che più del 90% della popolazione è asintomatica. Da qui la necessità di far ripartire uno screening che ho già anticipato alle autorità. Devo mappare la popolazione e isolare i casi dove si manifestano. Sono sempre più convinto che il sistema di tracciamento vada fatto con test per individuare il più presto possibile i casi, un test salivare ultrarapido come quello che stiamo per mettere in campo, già in uso peraltro in Piemonte. Noi partiremo a fine mese, e prima di Fontana, che di questi test ne ha annunciato 1,2 milioni nelle scuole. Li dobbiamo ancora vedere. Credo arriveranno prima nella nostra Cocquio, senza veti, questa volta! L’obiettivo è poi verificare con altre tranche tutta la popolazione”.

“Il test – spiega il sindaco in una nota di comunicazione ai cittadini – è anonimo e volontario e non fornisce un patentino di immunità: ogni sospetto di positività dovrà essere confermato secondo le normative vigenti. In caso di positività il soggetto potrà recarsi dal proprio medico curante, che provvederà a prenotare il tampone molecolare nasofaringeo come da procedura di ATS.

Il progetto è da intendersi come ausilio e non in sostituzione agli strumenti sanitari attualmente in vigore, come supporto al contenimento della diffusione del virus”.

Per questa prima tranche, “occorre prenotarsi telefonando ai numeri sotto riportati, a partire da lunedì 26 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 18.00; verrà data precedenza ai soggetti più esposti al contagio, ossia lavoratori e studenti residenti nel Comune di Cocquio Trevisago. Per tutti coloro che non riusciranno a prenotarsi, programmeremo a breve una seconda giornata di screening.

Il costo del test è di 10 euro.

AMICI DI COCQUIO: 3515516415

LUIGI: 3405520787

MARINELLA: 3403160723

PINUCCIA: 3287589501

TOMMASO: 3406180214

Con la speranza che questa fase così delicata possa presto risolversi al meglio, ci auguriamo che questa iniziativa possa aiutare a mappare meglio la diffusione del virus nel nostro Comune e intervenire preventivamente, garantendo così maggior sicurezza per tutta la comunità”.

Ed ecco il testo della lettera del sindaco ai cittadini.

di Danilo Centrella – La rapida diffusione e la contagiosita’ del virus Covid 19 nella nostra nazione e nella nostra regione, dopo 8 mesi dai primi casi accertati in Italia e dopo un breve periodo di quiescenza estiva, ha determinato l’imposizione di norme restrittive atte al contenimento infettivo che, come Sindaco, mi adoperero’ ad attuare rigidamente: ciascun concittadino ha potuto constatare con quanta meticolosità abbiamo cercato di far rispettare le norme in vigore, dal distanziamento sociale, all’uso dei dispositivi di protezione individuale, a tutto ciò che di mese in mese i vari DPCM ci imponevano, e così come Sindaco continuerò a fare, ma, come medico, alcune disposizioni mi inducono a riflessioni che voglio condividere con voi.

E’ nota ormai a tutti la grande “confusione” determinata in questi mesi dalle cifre dei bollettini giornalieri diffusi alla popolazione dai mezzi di informazione: il conteggio dei “casi positivi” diagnosticati dai tamponi espone tutti noi ad un grande allarmismo, ma va ricordato che attualmente il 95% dei casi accertati positivi sono asintomatici e quindi non definibili “ammalati”. Questi soggetti tuttavia possono essere contagiosi, benchè asintomatici, cioè avere una carica virale tale da diffondere la malattia in altri individui, ma attualmente con i test a disposizione non sempre è semplice definirlo e anche le identificazioni con la temperatura corporea adottate in molti luoghi risultano inefficaci. Ecco perché i bollettini dovrebbero tenere conto del numero di casi asintomatici rispetto al numero di soggetti con malattia sintomatica o con necessita’ di ricovero, soggetti nei quali purtroppo la malattia può risultare letale. E’ di fondamentale importanza identificare i soggetti contagiosi ed isolarli, trovare i cosiddetti focolai (o come dicono i “virologi di grido”, che vediamo spesso in televisione, i “cluster infettivi”).

Come sindaco, sono molto preoccupato per le gravi conseguenze sulla nostra economia che le norme restrittive generalizzate a tutta la popolazione potrebbero causare. Lo sono altrettanto come genitore, per la penalizzazione dell’educazione dei giovani e come medico, per il rischio che per esempio i pazienti con gravi patologie (indipendenti dal Covid) non possano avere regolare accesso alle cure.

Ad Aprile ho conosciuto Il sindaco di Robbio, comune della provincia di Pavia, che ha programmato nel suo comune test di screening sierologico quantitativo a migliaia di cittadini del paese, come abbiamo fatto poi anche a Cocquio Trevisago. I nostri Comuni hanno quindi agito in sinergia con un semplice scopo: riconoscere i “cluster asintomatici” prima della diffusione del virus. Perche’ questo deve essere l’obiettivo: riconoscere ed isolare solamente i soggetti infetti, non isolare in maniera indiscriminata i cittadini, chiudere le attivita’ commerciali, le palestre, i luoghi di culto e le scuole, ma intervenire solo sui soggetti a rischio.


Oggi, dopo otto mesi dall’inizio della pandemia, esistono in commercio numerosi test di screening. Alcuni di essi sono assai poco invasivi, come il test rapido salivare: rapido perche’ fornisce una risposta qualitativa in soli 15 minuti, ed economico, perché ha un costo limitato rispetto al tampone molecolare. Un recente studio, realizzato dall’Istituto di Malattie infettive “Spallanzani”, Ospedale Pediatrico “Bambin Gesu’” di Roma e University college di Londra e pubblicato sulla rivista internazionale “Viruses”, rileva nella saliva un campione diagnostico ideale per la ricerca del Covid19 nei soggetti infetti e contagiosi e con la medesima sensibilita’ del tampone naso faringeo.


In particolare, il Test Rapido Antigene salivare COVID-19 è un test immunologico a scorrimento laterale per l’individuazione qualitativa di antigeni del nucleocapside di SARS-CoV-2 su tampone orofaringeo. I risultati identificano l’antigene del nucleocapside di SARS-CoV-2. Risultati positivi indicano la presenza di antigeni virali: i soggetti risultati positivi possono quindi essere inviati al medico curante per la necessaria correlazione clinica e per avere indicazioni su come sottoporsi ad altre indagini diagnostiche dirette (tampone molecolare).


Ritengo che la nostra regione dovrebbe investire su questo per salvare vite umane e non creare danni all’economia: un “lockdown” mirato ai soli soggetti positivi e un rapido screening di massa.
Per perseguire questo obiettivo la nostra Amministrazione Comunale, dopo i 1200 test eseguiti ad aprile, intende patrocinare un’iniziativa mirata alla mappatura dei casi positivi al virus Covid 19 nel nostro Comune grazie ai test salivari, che verrà coordinata dall’Associazione “Amici di Cocquio”, grazie ai volontari della CROCE ROSSA ITALIANA MEDIO VERBANO e a volontari medici ed infermieri.

Nella giornata di sabato 31 ottobre i cittadini potranno recarsi presso la Palestra Comunale di via Motto dei Grilli, dalle ore 9 alle ore 18, per effettuare un TEST RAPIDO SALIVARE ANTIGENE COVID -19 (registrato e certificato dall’Istituto superiore di Sanità) su tampone orofaringeo (test salivare). Il test sarà effettuato da personale sanitario e darà il risultato entro 15 minuti ai cittadini volontari.
Il progetto è da intendersi come ausilio e non in sostituzione agli strumenti sanitari attualmente in vigore, come supporto al contenimento della diffusione del virus.
Saranno eseguiti 1000 test salivari, ripetendo l’azione nelle settimane successive sino alla completa mappatura volontaria del nostro paese.

Ci auguriamo che questa iniziativa, realizzata con il gemellaggio morale del Comune di Robbio per la medesima azione, possa aiutare a mappare meglio la diffusione del virus nel nostro Comune e intervenire preventivamente isolando unicamente i casi positivi, garantendo così maggior sicurezza e tranquillita’ per tutta la comunità e possa essere esempio per una capillare azione preventiva nella nostra regione.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Zaia: non c’è contezza di infezioni in ristoranti

Prossimo Servizio

Arroganti e sporchi. Il post choc di Natalino Balasso che incolpa i suoi concittadini per le misure restrittive

Ultime notizie su Lombardia

TornaSu

Don't Miss