“Nessuno puo’ dire che non si conosceva la gravita’ della situazione epidemiologica perche’ era stata comunicata a tutti gli esponenti delle istituzioni”, in particolare a livello locale. Lo ha spiegato Consuelo Locati, l’avvocato del team di legali che assiste i familiari delle vittime del Covid specialmente della Bergamasca in una conferenza stampa via web in cui è stato annunciato un nuovo deposito di ‘carte’ alla Procura di Bergamo nell’indagine sulla gestione dell’epidemia un anno fa.
L’avvocato nel sostenere ciò afferma che “è tutto documentato”. E riprova di ciò, come ha illustrato il portavoce del pool di legali, ci sarebbero ad esempio una “interpellanza a risposta scritta urgente”, depositata il 25 febbraio dell’anno scorso, da parte dei consiglieri comunali della Lega indirizzata al sindaco Giorgio Gori per sapere quali misure Palazzo Frizzoni allora intendesse adottare per far fronte all’epidemia. Dell’atto – è stato sottolineato in conferenza stampa – a cui è stata data riposta scritta solo il 6 aprile successivo, si evince come già all’inizio “si conosceva la gravità della situazione”.