Hanno aperto da alcuni giorni una pagina facebook. Sono i parenti degli ospiti del Trivulzio, che si riconoscono nel Comitato Giustizia e verità per le vittime del Trivulzio. In una nota, si legge: “IL TEMPO PER SALVARE I NOSTRI CARI È SCADUTO, C’È UN SILENZIO ASSORDANTE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI, A PARTIRE DA REGIONE LOMBARDIA, RESPONSABILE DELLA GESTIONE SANITARIA”
Milano, 20 aprile 2020 – “La situazione al Trivulzio è molto critica. Dalle informazioni non ufficiali che abbiamo raccolto da inizio marzo sono circa 200 gli anziani deceduti su 1.000 degenti, circa 200 sono quelli positivi al covid19, il personale è fortemente sotto organico, su 1.100 operatori sanitari quasi 300 sono a casa in malattia. Bisogna intervenire subito per salvare le vite dei nostri genitori e dei nostri nonni. Siamo preoccupati anche per il personale sanitario costretto a lavorare con turni massacranti. Le testimonianze che stiamo raccogliendo da parte dei parenti degli ospiti sono allarmanti. È in gioco la vita di persone fragili e indifese. Chi ha reali intenzioni di salvarle? Rivolgiamo questo appello alla politica e alla dirigenza del Pio Albergo Trivulzio. Attendiamo risposte immediate, il tempo per salvare i nostri cari è ormai scaduto. C’è un silenzio assordante da parte delle Istituzioni, a partire dalla Regione Lombardia, responsabile della gestione sanitaria”.
A firmare la nota è Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio