La Giornata internazionale del gatto che si celebra oggi giovedì 8 agosto offre la possibilità al Comune di Rimini di aggiornare sull’iter per il nuovo gattile in via Maderna e sul numero delle adozioni. Così come di raccontare la toccante storia a lieto fine di Nefertiti. Per quanto riguarda la nuova struttura di asilo dei miagolosi quattro zampe, aggiorna l’assessore al Benessere degli animali Francesca Mattei, con la variazione di bilancio sono state stanziate “le risorse necessarie per il finanziamento del cantiere”, a cui si aggiungono 50.000 dalla Regione per la gestione temporanea e sperimentale del primo anno della struttura. Si tratta infatti di una “gestione semidiretta tra equipe professionali e associazioni del territorio”, spiega Mattei, che intende proporsi come “esempio virtuoso e replicabile” in altri gattili regionali. Nei mesi scorsi, intanto, nell’area circostante il rifugio si è completata la messa in sicurezza e la riqualificazione della pavimentazione stradale, costruita una nuova linea elettrica per la pubblica illuminazione e migliorato il collegamento con la fermata del bus. Interventi infrastrutturali “fondamentali- aggiunge l’assessore- in vista dell’approvazione del progetto definitivo dell’immobile, la cui consegna è prevista entro settembre, dopo la quale prenderà il via i lavori”. Per quanto riguarda le adozioni, dei 171 gatti finora accolti quest’anno, 105 sono stati portati in seguito a malattie o incidenti, mentre 66 sono stati abbandonati. Sono 72 i gatti affidati a nuove famiglie, mentre cinque sono stati restituiti ai loro proprietari. Complessivamente sono 6.439 i felini registrati che regnano nelle case dei riminesi. Il nome più gettonato è Luna, seguiro da Mia, Pepe, Leo e Tigro.
Il gatto Europeo è la razza più diffusa. Anche per questo è stata una vera sorpresa per gli operatori del canile Stefano Cerni imbattersi in Nefertiti, una gatta di razza pregiata Sphynx, ovvero senza pelo, abbandonata nella zona di Covignano. Gatta dotata di microchip, ma registrata all’estero senza che nessuno ne abbia reclamato la proprietà. Subito dopo averla accolta gli operatori si accorgono che soffre di episodi di rabbia improvvisa, attacchi e una forte agitazione causata da stimoli uditivi e visivi. Così il primo tentativo di adozione si rileva fallimentare. Per aiutare Nefertiti ci si affida a una comportamentalista esperta così da farle raggiungere uno stato di calma e rilassamento e farla stare meglio. La svolta arriva però da Milano. La volontaria di un’associazione animalista risponde a un appello lanciato dal canile, arriva in treno a Rimini per incontrare la gatta e la porta a casa. I primi giorni non sono semplici, Nefertiti manifesta segni di aggressività e paura. Tuttavia, con pazienza e dedizione, l’animalesta conquista la sua fiducia e dopo circa un mese la gatta inizia a rilassarsi, accetta le coccole, dorme sulla pancia della sua proprietaria e mostra segni di affetto. Oggi si sta gradualmente abituando alla sua nuova vita, dimostrando che anche gli animali con traumi profondi possono trovare serenità e una seconda possibilità grazie all’amore e alla pazienza di chi li accudisce. “Il lavoro dello staff del canile, dei comportamentalisti e dei privati cittadini che adottano è fondamentale per il benessere dei nostri amici a quattro zampe”, commenta Mattei. Senza il loro impegno e dedizione, “storie di rinascita e speranza come quella di Nefertiti non sarebbero possibili”, concludono l’assessore.
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