“Apprezziamo moltissimo le iniziative annunciate oggi in una lettera dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa relative alla situazione degli orsi del Trentino, quella che non è una gestione ma una vera persecuzione da parte della Provincia Autonoma di Trento. La reimpostazione del progetto ‘Life Ursus’ e la decisione di procedere all’ampliamento degli areali di presenza degli orsi è pienamente condivisibile. Una scelta che ci vede in piena sintonia tanto che già in passato avevamo chiesto la realizzazione di corridoi ecologici per gli animali”. Così in una nota l’Ente nazionale protezione animali.”Bene – commenta Enpa – l’intenzione di Costa di avviare un tavolo di confronto con i presidenti delle regioni Friuli, Veneto e Lombardia, tutti, ricordiamo, inizialmente interessati al progetto. Ringraziamo dunque il ministro Costa per aver assunto una visione internazionale del progetto ‘Life Ursus’, divenuto, come lui stesso ha sottolineato ‘sempre più importante per assicurare la sopravvivenza della specie nel pianeta’”.
“Riteniamo che sia assolutamente da dimostrare il numero allarmista degli orsi in Trentino annunciato più volte dal presidente Maurizio Fugatti. Finalmente – dicono da Enpa -si parla un linguaggio diverso che non è quello delle uccisioni, delle reclusioni a vita, delle deportazioni, quale, purtroppo, è stato finora adottato dai vertici della Provincia”.
“Infine, pensiamo sia molto importante che il ministro abbia dato disposizioni ai carabinieri forestali e all’Ispra di effettuare un’ispezione alla struttura del Casteller per valutare la condizione dei tre orsi prigionieri. Vogliamo quindi ribadire a tutti, anche al nostro ministro dell’Ambiente, che questa detenzione è non solo incompatibile con le esigenze etologiche degli animali ma ingiustificata e illegittima e che per M49, per M57 e per DJ3 l’unica adeguata misura è quella della restituzione in natura, per la quale abbiamo lottato e per cui – concludono da Enpa – non ci stancheremo mai di combattere”.