KJ1, l’orsa più anziana del Trentino, è stata uccisa. Era stata condannata a morte nottetempo dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Lo comunica con sconcerto e dolore l’Organizzazione internazionale protezione animali, che diffonde il testo del decreto.
KJ1 aveva circa 22 anni ed era mamma di tre cuccioli che con la sua uccisione avranno gravi difficoltà a sopravvivere. Si tratta del terzo provvedimento con cui Fugatti ha dato mandato al Corpo Forestale di uccidere la presunta colpevole delle ferite riportate agli arti dal turista francese in escursione solitaria sabato scorso a Dro. L’orsa era stata da poco radiocollarata per localizzarla.
«Fugatti non si ferma davanti a nulla: né davanti alle istanze delle associazioni protezionistiche, portatrici delle istanze della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica nazionale che vuole gli orsi vivi e tutelati anche in Trentino, come altrove in Italia», commenta l’Oipa, «né davanti alle azioni legali delle associazioni, che hanno conseguito dal giudice amministrativo due sospensioni di precedenti mandati d’uccidere, né davanti alle indicazioni della Federazione nazionale dei veterinari italiani, critica nei confronti dei metodi spiccioli evidenti nella gestione trentina».
In molti si sono rivolti anche al segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, affinché intercedesse sull’esponente leghista trentino per la salvezza dell’orsa. Forse non lo ha fatto, forse al ministro non interessa la protezione della fauna selvatica, forse lo ha fatto ma è stato inascoltato dall’esponente leghista trentino, che ha ordinato: “il prelievo dell’esemplare di orso bruno (Ursus arctos) KJ1 tramite uccisione (abbattimento) quale misura di sottrazione permanente dall’ambiente naturale”.
L’Oipa, sconfortata, ripete: «presiedere una Provincia autonoma non significa avere carta bianca sulla vita e la morte della fauna, bene demaniale, patrimonio dello Stato, cioè di tutti. Gli animali sono esseri senzienti da rispettare e tutelare e non oggetti da rimuovere. Una volta di più Fugatti dimostra di portare avanti una “strategia antiorso” non rispettosa della vita animale e della biodiversità, tutelata da leggi nazionali e anche dall’articolo 9 della Costituzione».
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