
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, dove in quel momento erano presenti quasi 4 mila civili. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto al Parlamento finlandese, questo e’ l’esempio di come la Russia intende garantire la protezione del Donbass. “L’ esercito russo ha colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk. Una normale stazione ferroviaria con della gente comune. Non c’erano soldati sul posto ma persone che stavano aspettando il treno per recarsi in una zona sicura. Ci sono testimoni, c’e’ un video, ci sono i resti di razzi. E’ cosi’ che la Russia intende difendere il Donbass, e’ cosi’ che la Russia intende difendere il popolo di lingua russa?”, ha detto il presidente ucraino.
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La Russia nega però l’attacco. Secondo il ministero russo della Difesa, “le Forze Armate della Russia non hanno effettuato alcuna missione l’8 aprile a Kramatorsk e non ve ne sono in programma”. Le autorità ucraine hanno denunciato la morte di almeno 30 persone. Per il ministero della Difesa di Mosca, riporta l’agenzia Interfax, le accuse di Kiev sono “provocazioni che non corrispondono assolutamente alla realtà” e nei dintorni della stazione sono stati trovati “frammenti” di missili Tochka-U, secondo “foto pubblicate da testimoni”, che “vengono usati solo dalle Forze armate ucraine”.
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