Il Papa riflette tutti i giorni “su cosa sia meglio fare” in merito alla visita a Kiev di cui si e’ parlato nelle scorse settimane, ma “non sappiamo quali saranno le sue decisioni”. La cosa e’ difficile e lo si e’ visto “ieri con il Segretario generale dell’Onu”. “L’idea potrebbe essere anche quella di un “viaggio nei luoghi della sofferenza” dell’Ucraina, anche se si tratterebbe di qualcosa di difficile da organizzare e di fisicamente faticoso. A dirlo, a SkyTg24, il nunzio apostolico a Kiev, Monsignor Visvaldas Kulbokas. “Non so commentare” sull’incontro sospeso tra Bergoglio ed il patriarca di Mosca Kirill, ha precisato: “e’ una decisione che spetta a loro”. Con il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, e i suoi collaboratori “parliamo tutti i giorni”. E “adesso fare e preparare” la visita del Pontefice a Kiev “anche per ragioni di sicurezza, e’ veramente difficile”. “Lo abbiamo visto anche ieri sera con il segretario generale dell’Onu”, ha spiegato il nunzio, “una visita di preghiera e’ difficile realizzarla. Puo’ essere significativo invece un pellegrinaggio del Papa ai luoghi della sofferenza”. Qualcosa di “molto limitato” e comunque “tecnicamente difficile, costoso, faticoso fisicamente, ma potrebbe essere significativo”. Ad ogni modo “sappiano che il Santo Padre riflette tutti i giorni su cio’ che sara’ piu’ opportuno e non sappiamo quali saranno le decisioni”.