Pronto a inviare una delegazione a Minsk si dice il presidente russo Vladimir Putin, in Bielorussia, per colloqui con l’Ucraina che ha appena invaso. “Putin è pronto a inviare una delegazione russa a livello di ministeri della Difesa e degli Esteri e dell’amministrazione presidenziale a Minsk per negoziati con una delegazione ucraina”, ha affermato Dmitry Peskov. Un terreno non propriamente neutro visto che in Bielorussia si trova ancora un contingente significativo di truppe russe, dalle esercitazioni che dovevano finire il 20 febbraio e che invece si sono trasformate in un’invasione. Con forze attualmente dirette verso Kiev, già semiaccerchiata dal lato settentrionale. Le forze russe hanno completato l’accerchiamento della città ucraina di Chernihiv, una trentina di chilometri a nordest della capitale Kiev. Il Cremlino ha costantemente rifiutato i colloqui con l’Ucraina, nonostante le ripetute richieste prima dell’inizio dell’invasione russa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo stesso che aveva anche detto poche ore prima dell’inizio della campagna militare russa di aver tentato invano di raggiungere Putin. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha assicurato che l’obiettivo dell’invasione russa dell’Ucraina era di “liberare” gli ucraini “dall’oppressione” e ha aggiunto che la Russia è pronta per i negoziati se l’Ucraina “depone le armi”.
Foto di Darya Tryfanava