Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della crisi ucraina in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett. Lo riferisce il Cremlino, citato da Interfax. Insieme alla Turchia, Israele e’ stato indicato come un dei possibili mediatori nel conflitto.
“Lo scambio di punti di vista sull’operazione speciale per proteggere le repubbliche del Donbass è continuato”, ha scritto in un comunicato il Cremlino, facendo riferimento all’attacco all’Ucraina. “Vladimir Putin – si legge ancora nel comunicato del Cremlino – ha condiviso le sue valutazioni sul processo negoziale tra i rappresentanti russi e ucraini che sta avendo luogo in questi giorni nel formato video”.
Mentre i colloqui tra Mosca e Kiev sono sospesi e riprenderanno domani, a Roma, al tavolo della diplomazia, si gioca una partita di primissimo piano. Diciannove giorni dopo l’attacco delle forze armate di Mosca, il consigliere alla Sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi si sono incontrati nel pomeriggio in un albergo della capitale per discutere delle prossime mosse nel complicato scenario della crisi. Ieri e’ trapelata la notizia di un sostegno militare di Pechino alla Russia, notizia smentita oggi sia dalla Cina che dal Cremlino. Ma poco fa il Financial Times ha conferma le anticipazioni di ieri: gli Usa hanno riferito agli alleati che la Cina ha dato la sua disponibilita’ a fornire asisstenza militare alla Russia, scrive il quotidiano finanziario. La posizione del colosso asiatico resta fondamentale: l’inviato Usa intende aprire un canale con la Cina per “una forte risposta internazionale e per delineare una strategia di sicurezza globale”. Al centro del colloquio anche il peso delle sanzioni, che la Cina ha criticato duramente e che gli Usa intendono incrementare, mettendo in guardia chiunque aiuti Putin a evitarle. Domani mattina a palazzo Chigi il Consigliere Usa per la sicurezza nazionale incontrera’ anche il consigliere diplomatico di Mario Draghi Luigi Mattiolo. Sul fronte diplomatico interno intanto, il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, oggi in missione in Romania, parla di “catastrofe umanitaria” in Ucraina con “migliaia di morti” e ribadisce che a Ue sta “”cercando di fermare la guerra con sanzioni che saranno sempre piu’ insostenibili per Mosca”. Secondo Di Maio l’Unione europea “sta dando prova di compattezza e di risolutezza”, ha aggiunto Di Maio che sottolinea le decisioni emerse al vertice Ue di Versailles della settimana scorsa.
“L’Unione europea deve intervenire per stabilire un tetto massimo per i prezzi del gas, cosi’ da evitare qualsiasi tipo di speculazione. E’ fondamentale inoltre lavorare a livello europeo a misure e interventi economici per mitigare i prezzi dell’energia”, ha continuato Di Maio. E proprio da Bruxelles arriva la conferma che gli ambasciatori della Ue hanno varato il quarto pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca. Nel frattempo l’aula della Camera ha avviato la discussione generale sul cosiddetto decreto Ucraina, che autorizza il governo a rafforzare l’impegno italiano nella Nato e a inviare aiuti anche militari a Kiev. Il decreto non dovrebbe avere inciampi a Montecitorio, dopo il si’ quasi unanime dell’aula a una risoluzione che autorizzava il governo in tal senso.
Foto di Kevin Olson