“Accolgo con favore i segnali dalla Russia…Ho parlato centinaia di volte con diversi leader stranieri a cui ho dato ogni opportunità di mediare per fare in modo che ci fosse un incontro con i russi. La Russia non ha mai detto che ci fosse questa possibilità. Oggi, invece, posso dire: sì siamo pronti”. Così, parlando ai giornalisti stranieri dal palazzo presidenziale a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto la possibilità a trattative dirette, anche tra lui e il capo di stato russo Vladimir Putin. Rispondendo a un’altra domanda, infatti, Zelensky ha dichiarato di aver dato mandato al premier israeliano Naftali Bennett di provare a organizzare un incontro a Gerusalemme. “Abbiamo parlato con Bennett e ho spiegato che oggi è sbagliato organizzare incontri in Russia o in Bielorussia. Non sto parlando di meeting tecnici, ma di incontri tra leader. Ritengo che Israele o Gerusalemme possano essere il luogo adatto? Sì. E l’ho detto” a Bennett, ha spiegato ai giornalisti. Intanto, i team negoziali hanno iniziato a parlare di temi concreti e non di ultimatum e “i nostri diplomatici stanno lavorando e hanno discusso di alcuni temi in agenda tra noi e la Federazione russa. Voglio che diventino concreti e che questo processo per mettere fine alla guerra, di una pace al 100%, dovrebbe iniziare con un cessate il fuoco”, ha detto.
Il presidente dell’Ucraina avrebbe proposto al primo ministro israeliano Naftali Bennett di tenere a Gerusalemme i colloqui con la Russia spiegando che Israele può garantire la sicurezza della delegazione ucraina. Lo scrive il Jerusalem Post.