Per Papa Francesco e’ possibile che “l’abbaiare della Nato alla porta della Russia” abbia indotto Mosca a reagire male e a scatenare la guerra in Ucraina. “Un’ira che non so dire se sia stata provocata”, ha aggiunto il Pontefice in un colloquio con il Corriere della Sera, “ma facilitata forse si'”. “A Kiev per ora non vado. Ho inviato il cardinale Michael Czerny, (prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo umano integrale, ndr) e il cardinale Konrad Krajewski, (elemosiniere del PAPA, ndr) che si è recato lì per la quarta volta. Ma io sento che non devo andare. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…”. Così PAPA Francesco in una intervista esclusiva al Corriere.it. “Per la pace non c’è abbastanza volontà. La guerra è terribile e dobbiamo gridarlo. Per questo ho voluto pubblicare con Solferino un libro che ha come sottotitolo Il coraggio di costruire la pace. Orbán, quando l’ho incontrato mi ha detto che i russi hanno un piano, che il 9 maggio finirà tutto. Spero che sia così, così si capirebbe anche la celerità dell’escalation di questi giorni. Perché adesso non è solo il Donbass, è la Crimea, è Odessa, è togliere all’Ucraina il porto del Mar Nero, è tutto. Io sono pessimista, ma dobbiamo fare ogni gesto possibile perché la guerra si fermi”.Per Papa Francesco e’ possibile che “l’abbaiare della Nato alla porta della Russia” abbia indotto Mosca a reagire male e a scatenare la guerra in Ucraina. “Un’ira che non so dire se sia stata provocata”, ha aggiunto il Pontefice in un colloquio con il Corriere della Sera, “ma facilitata forse si'”.

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