GUERRA IN UE – Il Governo dà mandato a Draghi per sostenere misure della Nato. La Gran Bretagna: Fermare Putin anche militarmente

24 Febbraio 2022
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 Il Consiglio dei ministri ha dato all’unanimità un “mandato pieno” al presidente del Consiglio Mario Draghi per “sostenere e partecipare pienamente alle misure Nato e Ue”. E’ quanto si apprende da alcuni ministri presenti alla seduta. 

Diplomaticamente, politicamente, economicamente e – eventualmente – militarmente, questa orribile e barbara avventura del dittatore Vladimir Putin deve finire con un fallimento”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, secondo quanto riporta la PA. 

 “Al momento nulla e’ cambiato” a Sigonella dopo l’operazione militare avviata dalla Russia nel Donbass. Secondo quanto si e’ appreso, “prosegue la normale attivita’” in una struttura che “non e’ una base avanzata” nello scenario attuale. L’aeroporto e’ gestito dall’aeronautica militare italiana e ospita anche la Naval air station (Nas) Sigonella dell’aviazione della marina degli Stati Uniti ed e’ utilizzato anche per operazioni della Nato. Da giorni da Sigonella decollano droni Global Hawk anche per la sorveglianza dell’aria interessata dall’attuale crisi internazionale. 

“Al momento ci sono perdite tra le fila dei militari, ci sono almeno 40 soldati uccisi e decine di feriti”. Lo dice a LaPresse Vladislav Maistrouk, giornalista ucraino che al momento si trova in zona di guerra. “Il presidente Zelensky si rivolge alla nazione circa ogni ora – aggiunge – Ha rassicurato che la banca nazionale ha le riserve necessarie di monete nazionale e ha chiamato alla mobilitazione tutti i cittadini”.”In questo momento ci sono le file ai supermercati – sottolinea – ma la situazione al non è da apocalisse, c’è tanta paura tra le persone”.

La Bielorussia intanto ha chiuso parzialmente il suo spazio aereo a seguito dell’escalation della crisi in Ucraina. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Minsk, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Belta. In una nota si spiega che la decisione è stata presa dallo Stato maggiore delle forze bielorusse per “garantire la sicurezza” dei voli civili.

L’Ucraina ha chiesto alla Turchia di chiudere lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli alle navi da guerra russe, che utilizzano i passaggi per entrare nel Mar Nero. Da parte sua, il governo di Ankara ha chiesto alla Russia di porre fine al suo “intervento ingiusto e illegale il prima possibile” ritenendo che costituisca “una minaccia alla sicurezza globale e regionale”, secondo il ministero degli Esteri. “E’ una grave violazione del diritto internazionale”, insiste il ministero in un comunicato, ricordando che la Turchia “si oppone a qualsiasi cambio di confine con le armi”.

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