Gli ambasciatori di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Ucraina all’Italia: Sospendere trasmissione di programmi tv russi e bielorussi di disinformazione

1 Aprile 2022
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Riceviamo e pubblichiamo dall’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma la lettera aperta degli ambasciatori a Roma di Estonia Paul Teesalu, di Lettonia Solvita Āboltiņa, di Lituania Ričardas Šlepavičius, di Polonia Anna Maria Anders e di Ucraina Yaroslav Melnyk sulla disinformazione russa.

“Vorremmo con questo portare alla vostra attenzione – leggiamo nella nota di accompagnamento – i tentativi dei propagandisti russi volti a diffondere la disinformazione nei media europei, compresi quegli italiani, nonché rinnovare l’appello a rimanere particolarmente vigili, prestando una particolare attenzione alle fonti e alla provenienza delle notizie e una ancor maggiore verifica delle stesse.

La lettera dei cinque ambasciatori con l’appello a sospendere la trasmissione di programmi televisivi russi e bielorussi propagandistici è stato inviato, tra l’altro, al Ministero della Cultura, all’Agcom e alle associazioni di categoria alberghiera e ristoratori”.

Lettera aperta degli ambasciatori a Roma di Estonia Paul Teesalu, di Lettonia Solvita Āboltiņa, di Lituania Ričardas Šlepavičius, di Polonia Anna Maria Anders

e di Ucraina Yaroslav Melnyk sulla disinformazione russa

Il 24 febbraio la Federazione Russa ha lanciato un’invasione su larga scala in Ucraina, paese sovrano e indipendente, violando le norme del diritto internazionale. Le forze militari russe stanno effettuando attacchi frontali e aerei sulle città e sui villaggi ucraini e bombardano oggetti civili, come scuole, asili nido, ospedali e condomini.

Le azioni militari russe sono fortemente supportate dai canali mediatici russi, che diffondono propaganda e disinformazione di guerra russa non solo tra i propri cittadini, ma anche tra i cittadini dell’Unione Europea, ponendo una minaccia imminente alla democrazia e alla pace in tutta Europa. Le operazioni della Russia sono completamente sostenute dalla Bielorussia, impegnata nella brutale invasione di un paese vicino.

In questo momento così estremamente doloroso per tutta l’Europa alcuni canali russi e bielorussi diffondono le informazioni manipolate e censurate in base alle decisioni e al volere del governo russo. La situazione attuale di cui sopra ci obbliga ad assumerci la responsabilità del fare il più possibile affinché si fermi la guerra.  Per questo, desideriamo richiamare la Vostra attenzione sulla diffusione intenzionale delle informazioni errate e propagandistiche da parte di questi canali e Vi invitiamo ad aderire all’iniziativa di boicottaggio di essi e alla sospensione della loro trasmissione.

Siamo lieti che l’Italia insieme ad altri paesi dell’Unione Europea abbia già sospeso l’attività di Russia Today e di Sputnik, tuttavia possiamo fare di più. Invitiamo a unirVi alla Polonia, alla Lettonia, alla Lituania, all’Estonia e all’Ucraina e sospendere anche la trasmissione di altri programmi televisivi russi e bielorussi propagandistici.

Negli stati membri dell’Unione Europea, nella Lituania, nella Lettonia, nell’Estonia e nella Polonia, la sospensione dei media propagandistici è stata effettuata come risposta a un rischio grave di pregiudizio per la pubblica sicurezza, compresa la salvaguardia della difesa e sicurezza nazionale. È stata invocata la legislazione nazionale seguendo l’articolo 3, del paragrafo 3 della direttiva sui servizi di media audiovisivi dell’UE, al fine di sospendere la trasmissione gratuita dei seguenti programmi televisivi russi e bielorussi per istigazione e propaganda di guerra, nonché incitamento all’odio nazionale in relazione alla guerra dichiarata dalla Russia contro l’Ucraina: “Pirmais Baltijas Kanals Lietuva” (PBK), “TV Center International”, “RTR Planeta”, “Rossija 24”, “Channel 1 Russia / PK” “NTV Mir”, “NTV Mir Baltic” e “Bielorussia 24”. Di questi programmi TV e di altri, non elencati, sono stati bloccati anche i relativi siti web e canali Youtube.

Allo stesso tempo, notiamo che più che mai, i propagandisti russi stanno cercando di diffondere la loro narrativa anche nei media europei. Il loro obiettivo è quello di raggiungere il più vasto pubblico possibile. Negare il bombardamento di obiettivi civili ucraini o le affermazioni del presunto genocidio russo in Ucraina sono solo alcuni esempi delle bugie che i propagandisti russi hanno cercato di diffondere in questi giorni attraverso vari canali, anche in Italia. Lo scopo principale è quello di coprire i crimini commessi dall’esercito russo contro la società ucraina e di giustificare azioni per le quali non c’è alcuna giustificazione. Facciamo appello a una particolare vigilanza e verifica delle informazioni fornite.

La disinformazione è uno strumento integrale della dottrina di guerra russa e richiede a tutti noi di agire in modo difensivo. Riteniamo molto importante proteggere unitamente lo spazio informativo europeo, preservare la democrazia e ripristinare la pace in Europa. La guerra in Ucraina deve essere combattuta anche attraverso la libertà di parola: una libertà che non deve sottomettersi al controllo del Cremlino.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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