Categorie: GUERRA IN EUROPA

E Putin prende la rincorsa. Revocato il riconoscimento della Moldavia

Il presidente Vladimir Putin ha revocato un decreto del 2012 che sostiene la sovranita’ della Moldova, nel contesto della questione della Transnistria, una regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l’Ucraina e dove la Russia ha alcune truppe. L’ordinanza di revoca del documento del 2012 e’ stata pubblicata sul sito del Cremlino e afferma che la decisione e’ stata presa per “garantire gli interessi nazionali della Russia in relazione ai profondi cambiamenti in atto nelle relazioni internazionali”.

Come ricorda per Ansa Francesco Betrò, “nel 1990 il Paese si dichiarò indipendente in modo unilaterale con un referendum che ottenne quasi il 90% delle preferenze: era il preludio della guerra. Le autorità di Tiraspol rivendicavano di essere il vero Stato moldavo e quando, nel 1991, la Moldavia divenne indipendente dall’Unione Sovietica, inserendo tra i suoi possedimenti anche il territorio della repubblica separatista, lo scontro ci mise poco a divampare. Il conflitto scoppiò nei primi mesi del 1992: Tiraspol, con il determinante aiuto dei russi, sconfisse presto Chisinau. Il cessate il fuoco venne mediato da Mosca, con la conseguente formazione di forze di peacekeeping con contingenti misti di Moldavia , Russia e Transnistria. La tregua raggiunta nel luglio del 1992 stabilì de facto non solo la separazione dei due Paesi, ma anche la permanenza di 1.500 soldati russi nella base militare del villaggio di Cobasna. Qui sono immagazzinate armi che potrebbero rivelarsi fondamentali in un eventuale attacco contro la Moldavia. O verso l’Ucraina. Nonostante la vicinanza con Mosca, la repubblica separatista non confina direttamente con il territorio sotto il controllo del Cremlino e le sue relazioni con la Moldavia hanno trovato un punto di equilibrio, soprattutto a seguito di tre avvenimenti. Primo, la sconfitta alle elezioni del 2011 del candidato filo-russo Anatoly Kaminsky che, in accordo con il Cremlino, sosteneva un percorso di indipendenza sia dalla Russia sia dalla Moldavia . Poi, dopo l’annessione russa della Crimea nel 2014, la richiesta di Tiraspol di essere integrata nella Federazione Russa, rifiutata da quest’ultima. Infine, l’elezione alla presidenza di Vadim Krasnoselsky, votato per la prima volta nel 2016 e riconfermato nel 2021.Moldavia e all’Ue”. 

Foto di Sasha Pleshco

Stefania Piazzo

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