Leoni: Tanti leghisti hanno preferito annullare la scheda elettorale

27 Settembre 2022
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“Io era da due o tre mesi che dicevo: bisognerebbe fare un triumvirato. Mettere attorno a un tavolo un rappresentante della vecchia Lega che poteva essere Umberto Bossi o il sottoscritto, perché ormai siamo rimasti noi due come soci fondatori, una Lega di governo che poteva essere Giorgetti, sentendo i suoi bisogni e i suoi mal di pancia e così anche quelli della Lega vecchia, e poi Salvini che cercava di coordinare. Io gli avrei dato tutte le dritte per non fare questa figura. Perlomeno, andavamo al voto essendo innovativi”.

Così a LaPresse il co-fondatore del Carroccio, Giuseppe Leoni. “Io – sottolinea – sono un federalista. Dovevamo fidelizzare la nostra gente con il progetto federalista, perché un federalista non può votare un partito nazionalista come quello della Meloni. Ecco perché molti dei nostri non sono andati a votare o hanno annullato le schede o hanno votato scheda bianca. Salvini ha fatto un partito fotocopia di quello di Meloni e la gente normale preferisce Meloni a Salvini”.

Alla domanda su quali siano gli umori della base della Lega, Leoni risponde: “Quelli che si interfacciano con me sono i leghisti della prima ora e sono tutti dispiaciuti per quello che è avvenuto. Però il risultato è dato anche dal fatto che questa gente o non è andata a votare o ha annullato la scheda. Sono pochi quelli che hanno votato la Lega Salvini tra quelli vecchi. All’appello manca il 20%. Una volta parlavi con la gente e diceva: ‘Ho votato il meno peggio’. Ora trovo qualcuno che dice: il ‘meno peggio’ non si è presentato e allora non vado a votare oppure annullo lo schede o voto bianca”. 

La Presse chiede: Che effetto le fa vedere Bossi fuori dal Parlamento dopo 35 anni? “Umberto non meritava una cosa del genere”.

“Ora – aggiunge – dicono che hanno un’azione di recupero, sembra che una persona sia stata eletta in due collegi e che se opta per un certo collegio, Bossi rientra nell’alveo parlamentare. La cosa che mi ha preoccupato è che Salvini dice: ‘Lo propongo come senatore a vita’. Allora vuol dire che lo vuol proprio farlo fuori del tutto. Perché non facendo optare la persona eletta per un collegio rispetto all’altro per far rientrare” Bossi, “si vede che ha in mente qualcosa di diverso”. E ancora: “Questa cosa del senatore a vita potrebbe essere gratificante ma non in corsa. Lui ha corso e non è giusto che diventi senatore a vita, perché la corsa si è interrotta. Dal mio punto di vista, la corsa la dovrebbe finire. Eventualmente, sarebbe potuto diventare senatore a vita se non si fosse candidato. Ma forse i miei sono pensieri che vanno al di là di una logica politica”.

“Se ho sentito Bossi? Non sono andato da Umberto, penso di andarci sabato sperando che abbiano risolto la situazione e che lui possa rientrare” in Parlamento. “Penso che la cosa più giusta in questo momento sia di avere rispetto di Bossi. Sono stato da lui quando ha compiuto gli anni, abbiamo mangiato la torta insieme”, racconta Leoni.

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