Un modulo tira l’altro. Palazzo Chigi ha fatto sapere che l’ultima parola potrà spettare ai prefetti…. Nelle comunicazioni di martedì, in una circolare, si legge infatti che sono in arrivo moduli per la comunicazione tra aziende e prefetto. “Risulta di fondamentale importanza”, chiarisce la circolare, che i prefetti “pongano in essere le proprie valutazioni con la massima celerità, avvalendosi del contributo specialistico di qualificati soggetti istituzionali, chiamati a fornire, secondo le consuete dinamiche di una leale collaborazione, idonei elementi atti a consolidare l’impianto del provvedimento sospensivo”.
I prefetti, in altre parole, “vorranno avviare fin da subito, con le modalità di consultazione ritenute più efficaci, le necessarie interlocuzioni con gli uffici delle Regioni e degli altri enti territoriali nonché con le Camere di commercio e gli altri organismi eventualmente presenti sul territorio in vista di una preliminare ricognizione dei siti produttivi relativi ad attività potenzialmente interessate dalle disposizioni in commento”. “Particolarmente utile potrà risultare la predisposizione, anche sulla base delle indicazioni che proverranno dagli organismi consultati, di appositi modelli di comunicazione, utilizzabili dagli interessati per le finalità di cui alla normativa in argomento“, sottolinea il provvedimento.
Questo, “anche tenendo conto delle esigenze recentemente emerse e che hanno condotto alcuni presidenti di Regioni ad adottare apposite ordinanze, persegue la finalità di scongiurare spostamenti in ambito nazionale, eventualmente correlati alla sospensione delle attività produttive, che possano favorire la diffusione dell’epidemia”.
Photo by Anna Franques