di Gigi Cabrino – Dopo gli aumenti di aprile e maggio le vendite al dettaglio tornano al segno meno nel mese di giugno. L’Istat ha certificato un calo dell’1,1% rispettivamente al valore e dell’1,8% rispetto al volume delle vendite al dettaglio nel mese considerato; il dato tendenziale si ricalibra così ad un aumento del’1,4% di valore e di una diminuzione del 3,8% di volume.
Questo il commento di Confcommercio.
“Si addensano le nubi sull’economia italiana. Dopo gli ottimi risultati conseguiti dall’inizio del 2021 fino ai primi mesi dell’anno in corso, si moltiplicano i segni negativi nei principali indicatori congiunturali. La stessa crescita del secondo trimestre del Pil è verosimilmente dovuta a un effetto trascinamento che sta scomparendo con l’inizio dell’estate. Il dato di oggi conferma che i consumi, nonostante la forte crescita dei servizi legati al turismo e alla socialità, sono in fase di rallentamento. La fiducia delle imprese è stata in calo a luglio, quella delle famiglie flette già da giugno. L’inflazione non dà tregua. Malgrado sostegni e aiuti stiano risultando molto efficaci, le probabilità di una brusca frenata dell’attività nei mesi finali dell’anno sono in decisa crescita”

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