Tassi su di altro mezzo punto. Tutto è più caro e l’inflazione non scende. Anzi.

16 Marzo 2023
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La Bce tiene dritta la barra del rialzo dei tassi e come previsto li aumenta di 50 punti base nonostante la crisi di Credit Suisse in Europa e il fallimento di Svb negli Stati Uniti avesse spinto ieri alcuni analisti a prevedere un +0,25%. Il tasso principale sale al 3,5% mentre quello sui tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno incrementati, rispettivamente, al 3,75% e al 3,00% con effetto dal 22 marzo 2023.

BANCHE EUROPEE RESILIENTI ED ESPOSTE IN MODO LIMITATO SU CREDIT SUISSE Il consiglio direttivo “segue da vicino le attuali tensioni sui mercati ed e’ pronto a rispondere, se necessario, per preservare la stabilita’ dei prezzi e la stabilita’ finanziaria nell’area dell’euro”, si legge nel comunicato. Poco dopo, in conferenza stampa il vicepresidente Luis de Guindos rassicurera’ ulteriormente i mercati spiegando che “le esposizioni” delle banche europee “nei confronti di Credit Suisse sono limitate” e che in ogni caso l’Eurotower ha “tutti gli strumenti per fornire liquidita’ nel caso servissero”. “Le banche europee”, ha proseguito de Guindos, “sono resilienti, hanno coefficienti patrimoniali elevati, robuste riserve di liquidita’, esposizione limitata alle banche degli Stati Uniti e di conseguenza la valutazione complessiva e’ abbastanza chiara, ovvero che il settore bancario in Europa e’ resiliente”.

NESSUN PARAGONE CON CRISI DEL 2008 “L’attuale posizione del settore bancario dell’area euro e’ molto migliore rispetto al 2008”, ha precisato la presidente della Bce, Christine Lagarde aggiungendo che la Bce puo’ intervenire “in caso di crisi liquidita’” ma non ritiene che sia questa la situazione di oggi.

NEL COMUNICATO NESSUN ACCENNO ALLE PROSSIME MOSSE SU TASSI A differenza delle altre volte, la Bce non ha fatto cenno alle decisioni di politica monetaria future. Le prossime decisioni sui tassi saranno determinate in particolare in base alla “valutazione delle prospettive dell’inflazione”, ha tagliato corto l’Eurotower. Sulla questione si e’ soffermata in conferenza stampa anche Lagarde: “E’ impossibile determinare oggi quale sara’ la futura dinamica dei tassi”. Anche perche’ nel Consiglio direttivo, ha spiegato, non c’e’ stata unanimita’ sul rialzo di 50 pb ma “la decisione e’ stata presa a larga maggioranza”. Alcuni governatori, ha osservato Lagarde, “3-4 chiedevano piu’ tempo” nel ritmo dell’aumento del costo del denaro. In ogni caso, il consiglio non ha proposto una misura diversa da quella poi adottata. 

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