Davanti a “una situazione disperata” gli imprenditori del settore delle bevande analcoliche “stanno chiedendo di fare pressione sul governo per cancellare le nuove tasse che tra pochi mesi arriveranno” perché l’esecutivo “non può fare miracoli sui costi dell’energia” ma “può togliere la sugar tax”. Lo dice, all’Adnkronos, il presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini, che ricorda come l’introduzione della tassa “porterà alle imprese del settore il 28% di aumento della fiscalità”. Inoltre, ricorda il presidente di Assobibe, la sugar tax “colpisce anche i prodotti senza zucchero” per cui “il 100% della produzione verrà tassato e questo è totalmente folle. Poi ci sarebbe anche la plastic tax, che colpisce il 70% dei volumi” ma il problema è soprattutto la tassa sullo zucchero “che è stata pensata nel 2019 su numeri e volumi del 2017”. Il comparto, sottolinea Pierini, “ha anche sottoscritto con il ministero della Salute un protocollo di riduzione volontaria dello zucchero. Lo abbiamo già diminuito, ed era questo l’obiettivo della sugar tax”. “Non abbiamo mai chiesto e non chiediamo ristori, non chiediamo sostegno. L’unica cosa che chiediamo è di evitare nuove tasse. Abbiamo le vendite in calo da dieci anni e la pandemia ha avuto un effetto estremamente negativo perché dipendiamo molto dai consumi fuori casa” crollati “con la chiusura di bar e ristoranti e con il calo dei turisti che solo ora stanno tornando”. E, conclude Pierini, “ora si aggiunge il problema della CO2, presente nel 79% dei nostri prodotti. Un fattore di ulteriore stress”.
Foto di Wouter Supardi Salari