Solo il 50% delle palestre si salverà, indebitandosi per 10 anni. Ristori non coprono neanche le bollette

1 Aprile 2021
Lettura 1 min

 “Ormai siamo di fronte ad una situazione in cui la realtà dei centri fitness è in una condizione assolutamente precaria. Ipotizziamo che già adesso c’è una chiusura del 50% e quelle strutture che riusciranno a salvarsi saranno indebitate per i prossimi dieci anni”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Renzo Seren, responsabile nazionale settore Fitness Asi, Associazione sportiva italiana, e portavoce di Fit Italy, organismo di 514 centri fitness.

“Nella speranza di avere dei ristori decenti abbiamo avuto l’ennesima delusione perché il decreto appena varato ci identifica come l’ultima delle categorie; parliamo infatti di cifre che partono dai 1.000 ai 2.000 euro che non bastano neanche a pagare le bollette e ci ritroviamo completamente chiusi per un altro mes “Dobbiamo tener conto – sottolinea – che anche il centro fitness chiuso ha dei costi considerevoli. Spese degli affitti, dei mutui, canoni pos, utenze Rai sono tuttora in corso”.

Photo by Gursimrat Ganda

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Gimbe: anziani e fragili ancora senza vaccino. Zero dati sui pazienti vulnerabili

Prossimo Servizio

Bocciature, sondaggio Skuola.net: 56% contrari al “tutti ammessi”

Ultime notizie su Economia

Ma cosa faremo con 50 miliardi di recovery fund?

di Gigi Cabrino – Il vice presidente della commissione europea Dombrovskis ha affermato che è intenzione della commissione erogare 50 miliardi sui pnrr nazionali entro l’anno.“Compatibilmente con i risultati puntiamo a erogare

Evasione regionale. I campioni sono…

Negli ultimi 50 anni la politica dei condoni adottata dall’Italia ha consentito all’erario di incassare complessivamente 148,1 miliardi di euro (importo rivalutato al 2022). A segnalarlo è l’Ufficio studi della Cgia. In termini economici, la

Zes, vantaggi per i soliti noti?

di Giuseppe Longhin – Dal 2014 al 2018 dapprima un consigliere regionale lombardo dell’allora PDL, a seguire un parlamentare leghista e a concludere, immodestamente, il sottoscritto consigliere provinciale hanno prima discusso, poi
TornaSu