“Ormai siamo di fronte ad una situazione in cui la realtà dei centri fitness è in una condizione assolutamente precaria. Ipotizziamo che già adesso c’è una chiusura del 50% e quelle strutture che riusciranno a salvarsi saranno indebitate per i prossimi dieci anni”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Renzo Seren, responsabile nazionale settore Fitness Asi, Associazione sportiva italiana, e portavoce di Fit Italy, organismo di 514 centri fitness.
“Nella speranza di avere dei ristori decenti abbiamo avuto l’ennesima delusione perché il decreto appena varato ci identifica come l’ultima delle categorie; parliamo infatti di cifre che partono dai 1.000 ai 2.000 euro che non bastano neanche a pagare le bollette e ci ritroviamo completamente chiusi per un altro mes “Dobbiamo tener conto – sottolinea – che anche il centro fitness chiuso ha dei costi considerevoli. Spese degli affitti, dei mutui, canoni pos, utenze Rai sono tuttora in corso”.
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