di Luigi Basso – Vediamo alcune prime pagine dei giornali di oggi: “All’Italia 172 miliardi”, “Scossa UE, per l’Italia 172 miliardi”, “Aiuti UE, l’Italia fa il pieno”, “Il Governo strappa all’Europa 172 miliardi”, e così via.
In principio (a marzo), col Decreto Cura Italia, furono annunciati i poderosi 350 miliardi, che poi divennero 25 e, infine, si scopri che c’era 1 solo miliardo vero di coperture e 24 erano di nuovi debiti da restituire.
Poi arrivò il Decreto Liquidità, la potenza di fuoco da 400 miliardi, che poi si scoprì costituita dai 25 miliardi del primo decreto traslati sul nuovo (vedere art. 13 e 14 ult. commi D. L. n. 33): al confronto il gioco delle tre carte era roba da lattanti.
Poi siamo arrivati al famigerato Decreto Rilancio, 55 miliardi sotto forma di cascata, secondo i soliti giornali, salvo poi scoprire che erano tutti debiti da restituire con gli interessi.
Ora siamo arrivati ai 172 miliardi che Conte avrebbe “strappato” alla UE, manco fosse un teppistello su uno scooter che borseggia le vecchiette a spasso.
Basta leggere le prime pagine dei giornali europei per rendersi conto della realtà : i 172 miliardi sono un’idea della Von Der Leyen che dovrà essere negoziata nei prossimi mesi e che, quindi, oggi non esistono.
Per usare una metafora: secondo i nostri giornali non c’è differenza tra progettare di invitare Belen a cena e averla a cena realmente, stasera.
D’altra parte, per avere la controprova di quel che dico, basta sommare i miliardi annunciati nei mesi scorsi dal Governo: Conte avrebbe già distribuito 13.416,66 euro a testa a ogni italiano, 53.666,64 euro a famiglia.
Vi risulta?
È come se vi dicessi che ieri avete passato la notte con Belen, che è stato fantastico, ma che eravate troppo brilli per ricordarvene stamattina.
Occhio.
Continuando a raccontare balle di dimensioni intergalattiche a gente sempre più disperata, invece della verità, finirà a schiaffi.
Photo by Didier Weemaels
