“La nostra associazione ancora una volta denuncia come la riforma del catasto nasconda la volontà di varare prima o poi una vera e propria patrimoniale e pone l’accento sull’incertezza che genera l’annunciato rinvio agli anni successivi dell’applicazione delle nuove aliquote. Meglio le tasse subito che l’incertezza del futuro”. Lo scrivono, in una lettera inviata a tutti i deputati, il presidente di Federproprietà Giovanni Bardanzellu e il responsabile del settore Finanze e Tesoro dell’associazione Riccardo Pedrizzi, in merito alla riforma del catasto che tra qualche giorno approderà in aula, alla camera, nell’ambito della legge delega sul fisco dopo il risicato via libera in commissione Finanze e le obiezioni poste direttamente al premier Draghi da importanti forze della maggioranza e dell’opposizione. Nella missiva ai parlamentari, Federproprietà “contesta il presupposto secondo il quale la riforma del catasto servirebbe a combattere l’evasione fiscale a pressione fiscale invariata. Non sarà cosi perché questa delega innesca una vera e propria bomba ad orologeria che potrà scoppiare da un momento all’altro con il cambio di maggioranza politica e di governo. Basterà, infatti, fare una legge ordinaria per cambiare il metodo di tassazione e scivolare da quello reddituale (attuale) a quello patrimoniale, utilizzando il lavoro già fatto dalle agenzie fiscali e da tutti gli altri ministeri anche a seguito dell’atto di indirizzo”. “Ed allora – spiegano – l’Imu verrà applicata direttamente al valore patrimoniale della casa, del fabbricato o del terreno aumentando di conseguenza anche le imposte di registro, quelle ipotecarie, tutte le imposte catastali e tutti i balzelli relativi all’Isee”. L’avvocato Bardanzellu e il senatore Pedrizzi ricordano a ciascun deputato che l’Italia già oggi è in Europa il Paese a tassazione record sugli immobili e concludono la lettera con un invito a bocciare nei lavori di assemblea l’articolo 6 evitando di andare oltre la delega.”
“Riforma catasto è patrimoniale occulta”
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