PUTIN rompe il fronte Ue – Abbiamo scelto l’aria condizionata al posto della pace? Eni pagherà in rubli? Intanto la Polonia compra gas russo da Berlino. La Germania triangola i pagamenti. E la Grecia salderà Gazprom ma non dice come

28 Aprile 2022
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Putin è riuscito a spaccare il fronte europeo attraverso le forniture di gas e ottenendo il pagamento in rubli o triangolazioni nei pagamenti? Questa la nuda cronaca. Nell’acquisto di gas russo da parte di una societa’ europea “se il contratto stipulato prevede che i pagamenti vengano fatti in euro o in dollari, l’obbligo della societa’ termina nel momento in cui ha fatto il pagamento in euro o in dollari”. “Se il pagamento avviene in rubli non stiamo parlando del contratto stipulato e stiamo parlando di un aggiramento delle sanzioni”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Eric Mamer nel briefing con la stampa quotidiano. 

Resta il giallo di Eni. Come pagherà? Riporta il Corriere citando Blooberg:  Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita fonti russe, quattro Paesi europei avrebbero già fatto versamenti in rubli e altri 10 avrebbero aperto il doppio conto e per l’Italia l’Eni sarebbe pronta a farlo. Eni non commenta, ma la prova del nove si avrà a metà maggio, quando sono previsti i prossimi pagamenti. Per il momento, come ha confermato ieri lo stesso Di Maio, le forniture di gas dalla Russia sono «regolari».

Dopo lo stop del gas russo, arrivano comunque forniture di gas russo, ma dalla Germania e di gas americano dagli Usa alla Polonia. Le seconde via mare, le prime tramite il tubo Yamal-Europa in aumento di un altro 3,5%. “Questa è la seconda consegna di LNG per PGNiG questa settimana! La nave a metano Isabella ha fornito dagli USA circa 90 milioni di metri cubi. La consegna odierna è la quattordicesima quest’anno e la 162a dall’inizio delle operazioni” ha twittato la compagnia polacca. La Polonia tuttavia continua ad acquistare gas russo dopo la sospensione delle forniture dirette, ma dalla Germania per un importo di circa 30 milioni di metri cubi al giorno, ha affermato il colosso energetico russo Gazprom. Ieri mattina, Gazprom ha annunciato di aver sospeso le forniture di gas alla società bulgara Bulgargaz e alla polacca PGNiG dal 27 aprile a causa del rifiuto di pagare il gas in rubli. “Dopo la sospensione delle forniture dirette, la Polonia acquista gas russo. Ma ora in Germania, da dove viene consegnato al contrario alla Polonia tramite il gasdotto Yamal-Europa”, ha affermato la società in una nota. 

La societa’ tedesca Uniper inviera’ i pagamenti per le forniture di gas russo a una banca di Mosca e non piu’ a un istituto di credito europeo. Lo ha detto un portavoce di Uniper al quotidiano “Rheinische Post”. “Il piano e’ di effettuare i nostri pagamenti in euro su un conto in Russia”, ha affermato il portavoce. “Siamo anche in stretto contatto con il governo federale su questo argomento”, ha aggiunto. “Per la nostra azienda e per tutta la Germania non e’ possibile fare a meno del gas russo nel breve termine, avrebbe conseguenze drammatiche per la nostra economia”, ha proseguito il portavoce. Anche se la Russia ha chiesto il pagamento in rubli per le sue forniture gas, il sistema di pagamento che ha proposto prevede l’apertura di un conto presso Gazprombank, in modo che si convertano automaticamente in rubli i pagamenti effettuati in euro o dollari. Cio’ offre spazio di manovra che alcuni Paesi europei potrebbero provare a utilizzare per continuare ad acquistare gas russo pur continuando a utilizzare la loro valuta. L’attivita’ di Uniper e’ particolarmente legata alla Russia visto che 5 mila dei suoi 11.500 lavoratori operano in questo Paese. L’azienda tedesca, inoltre, aveva investito quasi un miliardo di euro nel gasdotto Nord Stream 2, un progetto bloccato a causa delle sanzioni adottate in seguito all’invasione dell’Ucraina.

La Grecia prevede di pagare la compagnia energetica russa Gazprom il mese prossimo in modo da non violare le sanzioni imposti dall’Unione europea alla Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha affermato il ministro dell’Energia greco, Kostas Skrekas, all’emittente privata “Skai”. “Pagheremo in un modo che non violera’ le sanzioni e salvaguardera’ la sicurezza energetica del nostro Paese”, ha affermato Skrekas. “Gazprom ha proposto una modalita’ di pagamento. Questo ha aspetti legali, finanziari e politici. Abbiamo valutato tutti questi aspetti”, ha affermato il ministro. Gazprom ha dichiarato ieri di aver interrotto le forniture di gas a Bulgaria e Polonia dopo che si erano rifiutate di pagare in rubli. La Grecia, che fa affidamento sul gas russo per oltre il 30 per cento del proprio fabbisogno annuale, ha un contratto di fornitura con Gazprom che scade nel 2026. Il prossimo pagamento dalla principale compagnia di servizi di gas greca Depa a Gazprom per le forniture di gas di aprile e’ previsto per il 25 maggio, ha detto il ministro dell’Energia , senza chiarire in quale valuta sarebbe stato effettuato il pagamento. 

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