di Stefania Piazzo – Eh no, non ce la si può proprio fare. E’ più forte di qualsiasi altra cosa. Non si può in Italia gestire l’ordinario e lo straordinario senza mettere insieme un trust di cervelli, una task force che spieghi come è meglio fare. D’altra parte siamo nella repubblica delle deroghe, dello stato d’emergenza che può bypassare qualsiasi procedura. Tranquilli, arrivano gli espertoni, ecco il secondo giro dopo quello del Covid.
“La costituzione di una task force operativa per il piano di rilancio” nazionale, ha spiegato infatti il premier Conte, “è una delle priorità che andremo a definire in questi giorni perché dovrà partire al più presto”. In conferenza stampa a Bruxelles ha affermato: “Abbiamo già lavorato al piano di rilancio, abbiamo elaborato dei progetti e condiviso con tutte le componenti della società. Rimane un ultimo confronto con le opposizioni dopodiché avremo un quadro definito per quanto riguarda i progetti che dovremo andare a declinare. Dovremo individuare quelli da selezionare in prospettiva europea”. A posto siamo.