Il rispetto del pagamento di luce e gas nel 2022 da parte delle famiglie, reso noto dall’Arera, è “un dato che ha del miracoloso, viste le bollette alle stelle” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ma non è tutto oro quello che luccica – osserva – La verità è che pagare entro un mese dalla scadenza significa comunque saldare la fattura in ritardo e, quindi, vedersi addebitati gli interessi di mora. Se, quindi, le famiglie lo hanno fatto è perché, per poter pagare luce e gas, dovevano aspettare l’arrivo dello stipendio”. Una situazione che Dona definisce “comunque preoccupante, per non dire drammatica, che fa restare svegli di notte. Non per niente il dato dei condomini, dove è più difficile subire il distacco della fornitura, è notevolmente peggiore. Tutti dati che dimostrano l’urgenza di ripristinare immediatamente tutti gli sconti sugli oneri di sistema che sono già stati tolti, per la luce, o stanno per essere tolti, per il gas” conclude Dona.