Anche se la prospettiva è quella di non andare incontro a un lockdown generalizzato, anche le singole chiusure locali o regionali avranno ricadute nefaste sull’economia. “In Italia nelle ultime settimane si è registrata una crescente diffusione dei casi, cha ha anche comportato un maggiore ricorso alle strutture ospedaliere. Al momento non si prefigurano nuovi lockdown generalizzati, ma se si rendessero necessarie restrizioni mirate alle attività produttive e agli spostamenti ne deriverebbero comunque conseguenze non trascurabili sia sul ciclo economico sia sulla struttura produttiva, già colpita dalla passata recessione”.
Così il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) Giuseppe Pisauro, ascoltato oggi in audizione dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta, nell’ambito dell’esame preliminare.della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef). “L’Upb, effettuando una valutazione complessiva della previsione del Governo, ha deciso di validare anche lo scenario programmatico Nadef sul 2021, in quanto appare all’interno di un accettabile intervallo di valutazione” sottolinea Pisauro, che però avverte: “Se il quadro macroeconomico programmatico del Mef nel 2021 appare accettabile rispetto alle stime del panel Upb, quello del biennio successivo – che non è oggetto di validazione – conferma e amplifica gli elementi di perplessità già presenti in riferimento al quadro tendenziale. Le previsioni relative al biennio 2022-23, appaiono infatti ottimistiche; il quadro macroeconomico programmatico indica una crescita del Pil reale più elevata di quella del limite superiore dei previsori Upd di 1,1 punti percentuali nel 2022 e per 0,3 punti nel 2023”.