La Polonia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova procedura, che prevede l’uso del rublo. Lo fa sapere Gazprom, citata dalla Tass, dopo aver smentito di aver gia’ sospeso le forniture attraverso il gasdotto Yamal.
Gazprom non conferma quindi la sospensione delle forniture di gas russo alla Polonia.
In precedenza, il sito polacco Onet, citando fonti governative e del settore energetico di Varsavia, aveva riferito di uno stop alle forniture attraverso il gasdotto Yamal.
Intanto la Germania fa sapere è in grado di accelerare drasticamente il percorso verso lo stop alle importazioni di petrolio e raffinati dalla Russia. Lo ha sostenuto il ministro dell’economia, l’ecologista Robert Habeck durante una visita in Polonia. “La situazione è tale che un embargo è diventato gestibile per la Germania – ha affermato, secondo quanto riporta il Financial Times – Un problema che poche settimane fa sembrava enorme ora è molto più piccolo. La Germania si è avvicinata molto a raggiungere l’indipendenza del petrolio russo”. Sarebbe infatti questione ormai di “giorni”, laddove in precedenza Berlino aveva affermato che sarebbe stato necessario tutto l’anno in corso per ridurre drasticamente le importazioni di prodotti petroliferi dalla Russia. Habeck si è infatti detto fiducioso che nell’arco di alcuni giorni Berlino sarà in grado di trovare alternative. Da rilevare che i verdi sono tra i più ferventi sostenitori in Germania dell’estensione all’energia delle sanzioni contro la Russia. Nei giorni scorsi a frenare sulla controversa ipotesi di tagliare il petrolio russo era stata anche la segretaria di Stato Usa al Tesoro, Janet Yellen, che aveva avvertito di un possibile effetto boomerang. Perché da un lato i conseguenti rincari sull’oro nero darebbero extra reddito a Mosca sulle forniture di petrolio che comunque proseguirebbe altrove, dall’altro gli stessi aumenti dei prezzi danneggerebbero tutte le altre economie.