di Riccardo Rocchesso – Avigan, Clorochina, Tocilizumab e Remdesivir.
Sono solo alcuni dei medicinali che sembrano avere una buona efficacia a contrastare il Coronavirus, sperimentati in Giappone, in Brasile, nelll’ospedale di Napoli.
Perché non si è provato a fare una sperimentazione più allargata?
Perché in molti programmi televisivi si è venuti addirittura ad affermare tutto al contrario di tutto? Alimentando un clima di caos informativo nella popolazione che si ritrovava a ripudiare, in alcuni casi, addirittura la vitamina C?
Forse perché a qualcuno dava fastidio, perché ormai sono pochi i dubbi che verrà rilasciato, più prima che poi, il super Vaccino, quello che farà fare il più grande affare del millennio a Big Pharma e soci, molto probabilmente.
Ad aiutare le multinazionali, oltre ai media ufficiali, ci ha pensato anche il loro rampollo: Donald Trump. Sono 500 i miliardi di dollari che vuole donare dal Tesoro alle tasche delle multinazionali per fronteggiare la crisi dovuta dal Covid-19, con tanto di proposta elettorale attualmente in discussione. (che vede, per fortuna, una grossa opposizione da parte del Partito Democratico, ndr)
Ma quanti soldi potrebbero procurare un’operazione planetaria come quella della vendita del super-vaccino?
E se si dimostrasse che risultati simili potrebbero essere ottenuti da farmaci a basso costo, il vaccino, ovviamente, non avrebbe più senso di esistere.
Ma solo quando sarà prodotto potrà essere fatto un confronto.
Molti esperti hanno esposto in coro che potrebbe essere troppo difficile trovare un’unica pozione magica, per un virus che muta molto velocemente come il Covid-19.
Ma noi, ovviamente, dovremmo fare l’ennesimo atto di fede.
E questa volta, molto probabilmente non servirà imporlo al popolo.
Perchè verrà richiesto a gran voce.
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