Mentre i partiti litigano, a noi alzano le bollette

28 Settembre 2021
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La campagna elettorale davvero interessa i cittadini? Le schermaglie tra partiti, i messaggi in bottiglia, le interviste pro o contro non sono un segnale di attenzione verso la vita reale. Che invece è esattamente quanto segue… Arriva, come previsto, a partire dal prossimo primo ottobre, la stangata sulle Bollette di luce e gas che aumenteranno, rispettivamente, del 29,8% e del 14,4%. Rincari che, senza l’intervento del governo da circa 3 miliardi di euro, sarebbero stati ancora maggiori (oltre il 45% per l’elettricita’ e superiore al 30% per il gas).

AUMENTO DI 300 EURO ANNUI PER FAMIGLIA TIPO Per la luce nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sara’ di circa 631 euro, con una variazione del +30% rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua) mentre la spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sara’ di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua). Nei confronti con il 2020 si deve tener conto dei prezzi particolarmente bassi riscontrati nel periodo della pandemia. Per l’elettricita’, infatti, la spesa annua del 2021 e’ superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si e’ sostanzialmente tornati ai livelli del 2019. “La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici – ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficolta’ nelle filiere di approvvigionamento – e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricita’ e di oltre il 30% di quella del gas”, afferma l’Arera nell’aggiornamento trimestrale delle tariffe di luce e gas. L’Autorita’ e’ intervenuta annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziando il bonus sociale alle famiglie in difficolta’, grazie al decreto di urgenza del Governo che ha stanziato le risorse necessarie, con cio’ consentendo di attutire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. Applicando ai numeri di oggi le misure varate dall’esecutivo, valide per il prossimo trimestre, l’aumento per la famiglia tipo in tutela sara’ infatti ridotto a +29,8% per la bolletta dell’elettricita’ e a +14,4% per quella del gas (grazie anche alla riduzione dell’Iva contenuta nel decreto).

 Per oltre 3 milioni di nuclei familiari aventi diritto ai bonus di sconto per l’elettricita’ e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas, in base all’Isee, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente azzerati dal decreto. Per il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini “siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, piu’ ampio ed imprevedibile del precedente. L’intervento del governo, cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori piu’ fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in piu’ grave difficolta’, e’ ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo ‘nella media’, fatica a sopportare la quotidianita’. E’ a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunita’ per una riduzione strutturale dei costi energetici”.

L’IMPATTO DEL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO Gli oltre 3 miliardi di euro stanziati dal Governo con il Decreto-Legge 27 settembre 2021, n. 130 (“Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale”), sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, allocando 2,5 miliardi di euro all’azzeramento degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre e 500 milioni circa al potenziamento dei bonus. A questo si e’ aggiunta una riduzione al 5% dell’Iva per le Bollette gas. L’Autorita’ ha conseguentemente potuto confermare la riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre ottobre-dicembre prevista per la generalita’ dei clienti elettrici, azzerandoli inoltre per i clienti domestici e le piccole attivita’ in bassa tensione. Anche la bolletta gas, per questo trimestre, sara’ meno pesante per la parte relativa agli oneri di sistema, anch’essi fortemente ridotti alla generalita’ delle utenze, grazie alle risorse straordinarie stanziate. La rilevanza e straordinarieta’ degli interventi decisi dal Governo per far fronte ad una situazione di prezzi senza precedenti impongono comunque l’individuazione di interventi strutturali, gia’ allo studio e a cui l’Autorita’ e’ pronta a dare il proprio contributo tecnico, capaci di fornire strumenti idonei a fronteggiare i cambiamenti in corso nei mercati dell’energia che, almeno in parte, potrebbero essere non transitori. A gennaio l’Autorita’, in assenza di ulteriori interventi straordinari, dovra’ avviare un percorso di riallineamento del gettito delle componenti Asos e Arim e degli oneri gas, nell’ambito della flessibilita’ consentita dalla prudenza di gestione dei conti. 

 I BONUS SOCIALI Le misure del Governo consentono di mantenere invariate le tariffe per oltre 3 milioni di famiglie che percepiscono i bonus sociali energia e gas. Per queste famiglie – peraltro – da luglio e’ definitivamente attivo l’automatismo che consente a chi ne ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con piu’ di 3 figli) di trovarsi il bonus di sconto direttamente accreditato in bolletta. Resta invece necessaria la compilazione della domanda per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita). Il bonus “automatico” in bolletta e’ operativo grazie alla collaborazione tra Arera e i soggetti che gestiscono i dati dell’Isee e delle utenze – rispettivamente Inps e Acquirente Unico.

I MOTIVI DEGLI AUMENTI Gli aumenti, a livello internazionale, sono legati al trend di forte crescita delle quotazioni delle principali materie prime energetiche; in particolare, i prezzi europei del gas sono cresciuti di oltre l’80% nel terzo trimestre del 2021 rispetto al secondo, con picchi nei mercati all’ingrosso di oltre 70 /MWh nella seconda meta’ di settembre (contro i circa 20 /MWh di inizio anno). Prezzi correlati anche al prezzo della CO2 che, dalla fine del mese di agosto di quest’anno, si e’ attestato oltre i 60 /tCO2. A titolo di confronto, si pensi che nel mese di settembre del 2020 la CO2 valeva circa 28 /tCO2. Nel confronto con il secondo trimestre del 2021, il prezzo medio rilevato nel terzo trimestre e’ risultato in aumento del 13% circa. Aumenti delle materie prime e della CO2 che confermano forti ripercussioni sui prezzi finali dei consumatori anche in altri Paesi europei, come la Spagna e la Francia.

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