Manovra, maggioranza funambolica. Pos, mutui, reddito. Cosa cambia. Altra promessa saltata di Salvini, restano le vecchie cartelle esattoriali

21 Dicembre 2022
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Una manovra blindata, il rischio di un esercizio provvisorio, le opposizioni che “se la legano al dito” per la chiusura verso emendamenti e proposte diverse da quelle decise dal blocco di centrodestra. Cosa possa portare in futuro come conseguenze è facile immaginarlo. Ma vediamo in sintesi le novità.

POS – Sanzioni per chi rifiuta pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro.

REDDITO CITTADINANZA – Lo perde chi dice no alla prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’, laddove, per congruo, si considerava la proposta di un’occupazione che fosse compatibile con le proprie capacità e competenze, che prevedesse una retribuzione superiore del 20% rispetto all’assegno e che si svolgesse a una distanza entro 80 km dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con il trasporto pubblico.

Niente reddito se tra i 18 e i 29 anni non si è terminata almeno la scuola dell’obbligo.

MUTUI – Col rialzo dei tassi è ripartita la corsa alle surroghe e al passaggio al fisso.. Per poter usufruire della norma sarà necessario avere un Isee fino a 35mila euro e un finanziamento che non supera i 200mila euro di importo originario.

BONUS CULTURA – potrà arrivare a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100.

SUPERBONUS 110% – Ci sarà più tempo per presentare la Cilas per usufruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. Il termine è stato esteso dallo scorso 25 novembre al 31 dicembre 2022, mentre la delibera condominiale sull’esecuzione dei lavori dovrà comunque essere stata adottata entro il 24 novembre scorso.

CONGEDI – Il congedo di genitorialità passa dal 30% all’80% della retribuzione e sarà usufruibile in alternativa tra i genitori, fino a un mese e fino al sesto anno di vita del bambino.

BONUS GREEN – Prevista una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse. La detrazione è pari al 50% dell’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto ed è ripartita in 10 quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi

Passa dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023.

TETTO MANAGER PUBBLICI – Tetto agli stipendi dei manager delle banche salvate attraverso l’intervento dello Stato. Dal 2023 gli stipendi dei vertici non potranno superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione, che è stabilito nella cifra lorda di circa 240mila euro.

SUOLO PUBBLICO – Viene prorogata per i primi sei mesi del 2023 la deroga per l’occupazione di suolo pubblico con tavolini e dehors per il settore della ristorazione. Lo prevede un emendamento del governo alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera.

NO CONDONO CARTELLE FISCO – Non ci sarà più la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di multe e tasse in riscossione dal 2000 al 2015 di importi inferiori ai 1.000 euro. Mentre gli interessi saranno comunque cancellati, la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali.

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