La lettera: Quei 400 miliardi di prestito per noi pmi sono una supercazzola

10 Aprile 2020
Lettura 2 min

di Pierangelo Scaramuccia –

Buongiorno Presidente Conte,

Le scrivo in risposta al tanto declamato decreto salva impresa da 400 miliardi, un bazooka, una potenza di fuoco mai vista, esatto mai vista una castroneria più grande di questa, in questo modo lei sta uccidendo la piccola e media impresa e proverò a spiegarle il perché.

Questa mattina mi sono recato in Banca a fare richiesta per accedere al prestito di 25.000 €, certo Sig. Presidente bisogna fare richiesta, non è automatica l’erogazione del prestito perché sarà la banca a valutare se il contribuente ha i requisiti/diritto o meno per ricevere i soldi, nella misura massima del 25% fino a 100.000 € di fatturato.

Signor Presidente le faccio una domanda, ma secondo lei le banche gli Euro li possono dare senza interessi? Certo che no, la mia ad esempio sarà variabile da 1.2 a 1.8 e ogni banca potrà applicare l’interesse che vuole in quanto Lei nel decreto ha solo detto che l’interesse applicabile dovrà essere inferiore a quello che solitamente si applica per questi tipi di prestito….

Cioè? Mi perdoni ma quello che ha scritto mi ricorda tanto una super cazzola ……….di qualcuno.

Ma come, lo Stato non è garante del prestito? Perché dobbiamo parlare d’interessi, perché la banca può decidere chi può avere il prestito, perché qualcuno ci può/deve guadagnare da questa situazione?!

Vede, caro Presidente, lo Stato non ci deve dire che i soldi dobbiamo farceli prestare dalle Banche, ma ci dovrebbe dire che sarà lo Stato a metterli sul conto corrente ( come hanno fatto altri stati ) gratis, a fondo perduto, trovi Lei il termine che più le piace perché è lo Stato che ha imposto di chiudere le attività e quindi dev’essere lo Stato a far da GARANTE per il cittadino, e solo in questo caso lo Stato avrebbe il diritto di esercitare tale ruolo.

Perché sa, Presidente, non può sperare che la macchina cammini senza benzina nel serbatoio, e in questo momento i soldi per fare il pieno non ci sono, perché quelli che ci sono rimasti li dobbiamo tenere visto che fino ad oggi nessuno non ci ha ancora detto se a Giugno dovremo pagare le tasse oppure no.

Ma visto l’assordante silenzio dello Stato temo che tutti noi contribuenti abbiamo ben poche speranze in tal senso.

A mio modesto avviso le cose da fare potrebbero essere due:

La prima: come le ho anticipato i 400 miliardi non andiamo noi a prenderli in banca, ma deve essere lo Stato a metterceli così facendo al contempo farebbe da garante a se stesso, e li dovrebbe mettere a copertura delle tasse che non pagheremo, ma non perché non vogliamo pagarle ma perché con i soldi che avevamo abbiamo pagato luce, acqua, gas, fornitori, dipendenti e dato da mangiare alle nostre famiglie, ma si ricordi che tutto questo non garantirà il prosieguo delle nostre attività, perché come Lei ben sa il nostro guadagno è dato da ricavi meno i costi e visto che il guadagno, data la serrata OBBLIGATA, è pari a zero ben presto non avremo più soldi da investire.

La seconda: che ritengo ancora più semplice e sicura: lo Stato conoscendo alla perfezione il nostro fatturato di ogni mese per ogni singola azienda, partita IVA, può tranquillamente vedere quale è la differenza sul singolo mese di marzo, aprile 2019 su 2020 e versare gratuitamente la differenza direttamente sul conto corrente di ogni contribuente, in questo modo noi potremo continuare a pagare tutto e tutti e udite udite anche le tasse.

Presidente si ricorda cosa recita l’articolo 1 della Costituzione italiana, vero? Oggi ha detto una grande cosa o l’ Europa ci da una mano o faremo a meno di essa e della sua compagnia.

La prego decida, ma lo faccia in fretta perché il tempo sta per scadere.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Medici senza protezione: pronti a portare in tribunale Governo e Regioni. Da Consulcesi azioni legali e numero verde per le segnalazioni

Prossimo Servizio

La Repubblica degli Bla Bla Bla: i politici che non pagano mai per i loro errori

Ultime notizie su Economia

TornaSu

Don't Miss