I banchieri della Federal Reserve riuniti ieri e oggi prevedono che i tassi d’interesse raggiungano il picco nel 2023 al 5,1% (valore mediano), in linea con quanto previsto a dicembre. E’ il massimo dal 2007. È quanto emerge dal dot plot, il grafico che registra, ogni tre mesi, le previsioni dei banchieri della Fed. Per i prossimi due anni, previsti un valore mediano rispettivamente al 4,3% e al 3,1%; dopo la riunione di dicembre, il valore mediano era al 4,1% per il 2024 e al 3,1% per il 2025. Per quanto riguarda la crescita economica, nel 2023 atteso un +0,4%, contro il +0,5% della precedente previsione. La disoccupazione è prevista al 4,5% nel 2023, in leggero calo dal 4,6% della precedente previsione.
“Nelle ultime due settimane sono emerse gravi difficoltà in un numero ristretto di banche. La storia ha dimostrato che problemi bancari isolati, se non affrontati, possono minare la fiducia verso le banche sane e minacciare la capacità del sistema bancario nel suo insieme di svolgere il suo ruolo vitale nel sostenere il fabbisogno di risparmio e credito di famiglie e imprese. Ecco perché in risposta a questi eventi, la Federal Reserve, in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro e la FDIC, ha intrapreso azioni decisive per presentare l’economia statunitense e rafforzare la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario. Queste azioni dimostrano che tutti i risparmi dei depositanti nel sistema bancario sono al sicuro”. Lo afferma il presidente della Federal Reserve aprendo la conferenza stampa dopo la riunione del Fomc che ha rialzato i tassi di 25 punti.
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