La Cina sposta la produzione in Africa. Lì il lavoro costa come una pizza di fango

19 Gennaio 2021
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L’Africa sta emergendo come un hub per le aziende manifatturiere cinesi in cerca di opportunita’ di espazione dei loro mercati, ha detto oggi un analista economico. Churchill Ogutu, capo della ricerca presso la banca di investimenti del Kenya, Genghis Capital, ha detto a Xinhua che con la maturazione dell’economia della nazione asiatica, sta spostando la sua attenzione verso prodotti ad alta tecnologia, quindi alcune aziende si stanno trasferendo in Africa.

“Stiamo assistendo a una tendenza in cui piu’ aziende manifatturiere cinesi stanno stabilendo una base in Africa per produrre per i mercati locali e regionali”, ha detto Ogutu quando Genghis Capital ha pubblicato un rapporto sul tema “Navigating the Now Normal” che approfondisce il panorama degli investimenti del Kenya per il 2021 sulla scia della crisi senza precedenti dello scorso anno.

Ogutu ha affermato che l’aumento del costo del lavoro in Cina significa che la nazione asiatica sta perdendo il suo tradizionale vantaggio competitivo nei prodotti a bassa tecnologia.

“La Cina si sta quindi spostando verso prodotti piu’ avanzati e questo crea un’opportunita’ per l’Africa di espandere la sua base di produzione”, ha detto. Ogutu ha affermato che le merci che una volta erano importate dalla Cina vengono ora prodotte in Africa e questo ha comportato effetti moltiplicatori positivi per il continente. Inoltre ha osservato che gli imprenditori cinesi stanno colmando una lacuna attraverso la sostituzione delle importazioni che sta creando occupazione per gli africani. “L’Africa e’ un mercato vergine e non penso che la tendenza della nuova produzione cinese svanira’ in futuro”, ha aggiunto, e rivelato che l’ingresso di aziende cinesi in Kenya ha anche portato all’ampio accesso a prodotti a prezzi accessibili a livello locale, il che e’ un vantaggio per l’economia. 

Photo by Avel Chuklanov 

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