“Il governo ha disatteso impegni presi, siamo a novembre e non è arrivato nulla. A questo punto se non arrivano i fondi promessi in tempi brevissimi, Italo sarà costretto a fermarsi. E sarebbe una grande sconfitta per il Paese, non solo per noi. La concorrenza nei treni ha consentito di ridurre del 40% le tariffe, e la privatizzazione italiana viene citata come esempio in Europa”.
Lo afferma Luca Cordero di Montezemolo in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ lamentando come sui treni sono stati fatti “solo annunci” mentre sempre più “oggi emerge un Paese bloccato, che vive alla giornata, senza una visione” Montezemolo ricorda come i sussidi non siano arrivati a molti italiani “e questo è molto grave, basta vedere cosa succede con molti piccoli imprenditori di ogni settore che sono costretti a chiudere. Inoltre dico che bisogna guardare anche al domani, non solo all’emergenza”.
In particolare l’imprenditore pone l’accento sui “trasporti e il caso Italo. I treni ad alta velocità sembrano cliniche: puliti, posti seduti e quindi tracciabili, ricambio d’aria frequente” eppure “oggi sui treni ad alta velocità si viaggia al 50%, mentre sul trasporto locale all’80% o al 100%, senza controlli e con pericolosi ammassamenti. Certo, è un problema superato con la situazione di oggi, ma è stata una decisione demagogica, con un Cts che si è piegato, suo malgrado, a logiche politiche. È stato penalizzato chi è più sicuro e si è finanziato chi è meno sicuro”.
Fra gli errori dei mesi che hanno preceduto la seconda ondata, Montezemolo osserva che “non si è rafforzato il trasporto locale, e i treni disponibili di Italo oggi potrebbero essere utili proprio per rafforzare la sicurezza, la qualità e ridurre l’affollamento dei regionali. E poi, sono ancora pochi tamponi e mascherine, poche le forniture alle scuole, ecc. Ecco, trovo ipocrita dare la colpa solo alla popolazione dopo averla incensata per il senso civico”.
“Non disconosco certo l’impegno del governo ma bisogna dirci la verità: il Covid è l’emergenza assoluta, ma non vorrei che diventi anche il paravento per non affrontare di petto con urgenza problemi economico sociali del Paese” conclude.