Il conto dello Stato, attraverso “massicci” interventi di sostegno per l’emergenza sanitaria, “ha visto peggiorare significativamente il risultato economico complessivo. L’indebitamento netto, che nel 2019 era di circa 31 miliardi (1,7 per cento del Pil), supera nel 2020 i 151 miliardi (9 per cento del Pil). Il saldo primario passa da un avanzo di circa 28 miliardi a un disavanzo di quasi 95 miliardi. Lo ha detto, nella sua relazione alla Cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato, il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro. Tali risultati, ha aggiunto, “si riconnettono all’inevitabile flessione delle entrate (-6,2 per cento) e, in particolare, delle imposte indirette (-11,2 per cento)”. Sul fronte della spesa, ha proseguito Flaccadoro, “mentre i redditi da lavoro dipendente sono rimasti sostanzialmente stazionari e i consumi intermedi totali si sono ridotti di più del 5 per cento, variazioni in aumento molto significative hanno riguardato le altre voci di spesa corrente, come i trasferimenti ad enti pubblici (+21,9 per cento) e le prestazioni sociali in denaro (+25,2 per cento). Prosegue, infine, il trend discendente della spesa per interessi (-4,9 per cento)”. “Un’attenzione particolare merita il conto capitale, con le uscite totali cresciute di oltre l’81 per cento, per effetto della conferma della tendenza al recupero degli investimenti fissi lordi (+12 per cento) e, soprattutto, per l’aumento di contributi e trasferimenti, voci che riflettono gli interventi a favore del sistema produttivo”.

Italia, la Repubblica del debito pubblico: 151 miliardi
Ultime notizie su Economia

Il governo vive su Marte. D’Urso: Abbiamo dimezzato l’inflazione
di Cassandra – La vita reale non è Matteo Salvini che si fa vedere mentre riempie la spesa di sacchetti di una nota catena. E’ il quotidiano di chi in quella catena

Evasione regionale. I campioni sono…
Negli ultimi 50 anni la politica dei condoni adottata dall’Italia ha consentito all’erario di incassare complessivamente 148,1 miliardi di euro (importo rivalutato al 2022). A segnalarlo è l’Ufficio studi della Cgia. In termini economici, la

Zes, vantaggi per i soliti noti?
di Giuseppe Longhin – Dal 2014 al 2018 dapprima un consigliere regionale lombardo dell’allora PDL, a seguire un parlamentare leghista e a concludere, immodestamente, il sottoscritto consigliere provinciale hanno prima discusso, poi

Inflazione non scende, bollette crescono. Governo non sa come uscirne
Secondo i dati provvisori di settembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua scende al 5,3%, dal 5,4% del mese precedente. “Prosegue la discesa dell’inflazione annua, anche se con un passo da lumaca. Una goccia nel

Torna il fantasma sullo spread: record a 200
Lo spread tra Btp e Bund, dopo aver toccato nel corso del pomeriggio i 200 punti, chiudendo in calo a 193 punti dai 194 di ieri. Sempre forte il rendimento del decennale italiano che a fine giornata