Nel 2022, sono in condizione di povertà assoluta oltre 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale delle famiglie residenti, da 7,7% nel 2021), per un totale di oltre 5,6 milioni di individui (9 ,7%, in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Il peggioramento della povertà assoluta è imputabile, in larga misura, alla forte accelerazione della caduta. Lo rende noto l’ ISTAT nel rapporto ‘Noi Italia 2024’. I minori colpiti dalla povertà assoluta, spiega l’Istituto, sono 1 milione e 269mila, appartenenti a 720 mila famiglie. Gli stranieri in povertà assoluta sono oltre 1 milione e 700mila, con un’incidenza della povertà assoluta tra gli stranieri pari al 34%, valore di oltre quattro volte e mezzo superiore a quello degli italiani. La situazione è particolarmente critica per chi vive in affitto: oltre 983 mila famiglie in povertà assoluta vivono in affitto (45% delle famiglie povere). L’incidenza della povertà assoluta tra le famiglie in affitto è del 21,2%, mentre tra quelle che vivono in abitazioni di proprietà è del 4,8%. Entrambi i valori sono in crescita rispetto al 2021. Nel 2022, si legge sempre nel rapporto, l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (10,7%), con un picco nel Sud (11,2% ) seguito da Nord-est (7,9%) e Nord-ovest (7,2%); il Centro conferma i valori più bassi di incidenza (6,4%).