di Cassandra – E cosa poteva chiedere uno Stato esattore alle imprese che hanno chiuso fino a maggio-giugno e che hanno magari anticipato la cassa integrazione ai dipendenti o che non hanno più ordini perché si è fermato il mondo e perché siamo in perenne stato d’emergenza? Lo Stato esattore dice: pagatemi le tasse, le scadenze dell’estate non saranno prorogate. Con quali entrate? E chissenefrega.
Il governo aveva rinviato le scadenze ordinarie del 30 giugno e del 30 luglio (con maggiorazione dello 0,4%) rispettivamente al 20 luglio e al 20 agosto. Chi ce la farà bene, chi non ce la farà amen. Il sangue dei morti.
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