di Gigi Cabrino – La premier Meloni, in visita in Algeria, ha annunciato l’aumento delle importazioni di gas algerino ed ha annunciato un grande “Piano Mattei” per il Mediterraneo e l’Africa.
La rivista economica Money.it ha riportato le parole dell’ad di ENI Claudio Descalzi secondo cui la mancanza di infrastrutture in Italia rischia di bloccare questo ambizioso piano
“Alla fine quello che si dovrebbe creare nella mente della presidente del Consiglio da qui al 2027 (quando scade il suo mandato) è un’Italia ponte tra un Mediterraneo ricco di fonti di energia e un nord Europa che ha bisogno di gas e idrogeno in maniera stabile e a prezzi bassi”.
Secondo l’ad di Eni Claudio Descalzi, però, per rendere il piano efficiente l’Italia deve prima risolvere “il collo di bottiglia” nei gasdotti che sono sul nostro territorio, in particolare nel Centro. Altrimenti il Piano Mattei resta solo “un grande potenziale che non si esprime”.
La “strettoia” dei gasdotti attraverso la dorsale adriatica, tra Campania, Abruzzo e Molise, consente infatti il passaggio al massimo di 126 milioni di metri cubi al giorno di metano. Snam ha lanciato un apposito piano di espansione, ma si attende ancora l’ok di Arera, l’Autorità italiana per l’energia.
Contemporaneamente Meloni pensa a nuovi rigassificatori al Sud, andando contro eventuali proteste dei sindaci, come successo a Piombino con il “suo” primo cittadino di Fratelli d’Italia. Anche su questo sta lavorando Arera”.