di Teodolinda – Come non detto. Tutto fermo, siamo in Italia. Quella di cui l’Europa cattiva non si fida. Volete una prova? Pronti: l’erogazione del bonus di 600 euro per partite IVA iscritte alle casse di previdenza private, come giornalisti, architetti e ingegneri, quelle figure che evidentemente non servono al Paeese, è stata sospesa.
L’Italia è una Repubblica fondata sulla burocrazia ottusa e pedante. Il bonus era stato previsto dal “Cura Italia” ma…. con decreto successivo, il 23/2020 pubblicato due giorni fa, l’8 aprile, ha pensato di modificare i requisiti mentre già erano partite e inoltrate le richieste.
Un colpo di genio. D’altra parte non bastava cambiare un’autocertificazione al giorno. Occorreva rendere più difficile erogare quei 600 euro che poi chissà quando arrivano.
Viene da pensare che si provi a far desistere i tenaci disoccupati nel fare richiesta della mancia. Perché, sia chiaro, il reddito di cittadinanza mica è sospeso per chi non lavora.
E perché vengono fatte delle modifiche? Per non regalare soldi a nessuno. Infatti sono stati escluse le partite IVA iscritte a casse private che percepiscono una pensione (altissima immaginiamo) e chi lavora si fa pr dire in questo momento, da dipendente. Spiega il Sole 24 Ore che il bonus non sarà tolto a chi ha una pensione di invalidità, di reversibilità. Gli altri no. Per gli altri non c’è la crisi.
Il cambio di regole però di fatto blocca tutti. Il bonus doveva iniziare ad essere distribuito da oggi. Ma abbiamo scherzato. Se ne riparla dopo le feste, se va bene.
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