Il 2021 inizia con circa quattro milioni di italiani costretti a chiedere sostegno per mangiare durante le festivita’ di Natale e Capodanno. Lo si apprende da uno studio della Coldiretti, stando al quale tra le catene piu’ deboli di indigenti figurano i bambini di eta’ inferiore a 15 anni (il 21 per cento), quasi il nove per cento da anziani sopra i 65 anni e il tre per cento da persone senza fissa dimora. Ci sono poi coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attivita’ saltuarie che sono state fermate dalle limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi. La novita’ di quest’anno, prosegue la nota, riguarda il crescente impegno nei confronti degli altri di singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni non ufficialmente dedicate alla solidarieta’. Quasi quattro italiani su dieci hanno infatti dichiarato di partecipare a iniziative di solidarieta’ per aiutare chi ha piu’ bisogno: a beneficiarne sono soprattutto quei nuclei di nuovi poveri “invisibili” che, proprio a causa del repentino peggioramento della propria condizione economica, non sono stati ancora integrati nei circuiti “consolidati” dell’assistenza. “Con la spesa sospesa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarieta’ degli agricoltori verso le fasce piu’ deboli della popolazione piu’ colpite dalle difficolta’ economiche”, ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Il 2021 inizia con 4 milioni di poveri
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