Circa la metà degli svizzeri non approva il funzionamento dell’economia elvetica, ritenendola più orientata alla massimizzazione dei profitti delle singole aziende che al bene comune. È l’opinione del 45% degli intervistati nell’ambito di un sondaggio realizzato dall’organizzazione umanitaria di sinistra Solidar Suisse. Secondo l’inchiesta, condotta online in maggio intervistando 1.005 persone e pubblicata oggi, una buona fetta di popolazione non è d’accordo con le conseguenze sociali ed ecologiche del sistema economico svizzero. Ad esempio, per il 37% esso sfrutta le persone ed è ingiusto, si legge in una nota dell’ex Dipartimento internazionale di Soccorso operaio svizzero, diventato nel 2011 Solidar Suisse. Tra i cittadini coinvolti nel sondaggio serpeggia pure una certa rassegnazione, dato che il 49% di loro ritiene che non sia possibile alcun cambiamento significativo. Per quel che concerne l’evasione fiscale delle grandi imprese, il 34% crede assolutamente che andrebbe estirpata attraverso misure politiche e il 32% si dice piuttosto in sintonia con ciò. Consenso di principio vi è pure per una regolamentazione più rigida delle grandi aziende in termini di impatto ambientale. Il 29% degli intervistati ha infatti manifestato la propria totale approvazione, mentre il 42% si definisce piuttosto d’accordo.
Gli svizzeri bocciano il liberismo: imprese non tutelano bene comune
Ultime notizie su Economia
I tassi sulla guerra. Bce: inflazione su per tensioni MO
Tra i rischi al rialzo per l’inflazione “figurano le accresciute tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, che potrebbero determinare un rialzo dei costi di energia e di trasporto nel breve periodo, causando
Gadda (IV), stop superbonus non lasci nei guai il terzo settore e le onlus
“Il Superbonus di Conte e del M5S ha creato una voragine nei conti pubblici, ma il governo Meloni sta mettendo in ginocchio il Terzo settore che in Italia svolge servizi essenziali in
Pnrr, privatizzazioni, Def, bonus edilizi – L’Ufficio parlamentare di bilancio: Carenza di informazioni su aspetti fondamentali per la finanza pubblica
“Per raggiungere entro la fine del decennio la situazione pre-pandemia del 2019, quando il debito era pari al 134,2 per cento del prodotto, dovrebbero realizzare riduzioni del rapporto nel triennio 2028-2030 pari,
Bankitalia allarmata. Superbonus pesa come l’8% di Pil. In futuro solo tetti di spesa
“I crediti maturati nel 2021 e nel 2022 sono ad oggi stimabili, sulla base di informazioni ufficiali, nell’ordine rispettivamente dell’1 e di quasi il 3% del prodotto. Sulla base di indicazioni riportate
Nodi al pettine, mancano i soldi in cassa. Saltano gli sgravi fiscali. Rinvio bonus tredicesime. Arrivano “lacrime e sangue”
Slitta l’approdo in Consiglio dei ministri del nuovo decreto in materia fiscale contenente modifiche in materia di Irpef e Ires. Tra i contenuti del testo, secondo l’ultima bozza circolata, un’indennita’ per il 2024 nella