Gap tra scuola e lavoro. Siamo senza 1,4 milioni di lavoratori specializzati

14 Febbraio 2023
Lettura 1 min

di Gigi Cabrino – “Mancano all’appello soprattutto tecnici Ict, progettisti di software, ma anche autisti di camion, operai edili, elettricisti, meccanici, idraulici”.
È il risultato di una ricerca condotta dalle imprese di Confartigianato.
“Per la più alta percentuale di difficoltà di reperimento nel 2022 sono in testa le professionalità dell’ambito digitale e dell’Ict: progettisti e amministratori di sistemi (difficile da trovare l’83,9% del personale richiesto dalle imprese, pari a 3.750 lavoratori) e analisti e progettisti di software (è ‘scoperto’ l’80,8% dei posti offerti dalle imprese, pari a 10.760 professionalità). Mancano anche 13.200 tecnici programmatori, il 66,8% del totale necessario”.
“In valore assoluto- prosegue Confartigianato – i lavoratori che scarseggiano di più sul mercato del lavoro sono gli autisti di mezzi pesanti e camion (85.490 i lavoratori difficili da reperire nel 2022, pari al 56,7% del totale richiesto dalle piccole imprese), seguiti dagli operai edili (80.620 i lavoratori che non si trovano, pari al 46,2% del totale necessario alle aziende), elettricisti nelle costruzioni civili (41.460 posti scoperti, equivalenti al 63,4% del totale dei lavoratori da assumere), idraulici (ne mancano 22.550, pari al 70,1% di quelli necessari), acconciatori (vacante il 50,1% dei posti pari a 21.290), meccanici e riparatori di automobili (non si trovano 20.850 lavoratori, pari al 69,9% di quelli richiesti dalle imprese)”.


Per la confederazione degli artigiani ” a livello regionale, la situazione più critica per le assunzioni delle piccole imprese si è registrata in Friuli Venezia Giulia con il 49,6% dei posti di lavoro difficili da ‘coprire’. Seguono Trentino Alto Adige (49,5%), Umbria (48,6%), Piemonte e Valle d’Aosta, (47,7%), Veneto (47,5%), Emilia Romagna (45,7%) e Lombardia (44,9%)”.
“Per trovare personale nel 2022 le imprese hanno impiegato in media 3,3 mesi, ma i tempi si sono allungati a 4,7 mesi per gli operai specializzati: per 96.350 di queste figure professionali qualificate occorre oltre 1 anno di ricerca”.


“La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – è la conseguenza di una molteplicità di fattori: dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro. Per questo, la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro. Notevole è l’impegno, nell’artigianato, ad investire su una contrattazione collettiva di qualità che, con l’obiettivo di fidelizzare i lavoratori alle imprese, prevede anche importanti tutele di welfare bilaterale” .

Gigi Cabrino nato a Casale Monferrato (AL) nel 1977, laureato in economia aziendale, in Teologia e specializzato in servizi socio sanitari, padre di quattro figli. Consigliere comunale a Villanova Monferrato per due mandati a cavallo del secolo scorso e a San Giorgio Monferrato dal 2019. Lavoro nella scuola pubblica da alcuni anni come insegnante prima e tra il personale non docente poi. Atleta di fondo e mezzofondo da sempre.

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