Federturismo boccia Garavaglia: 1,7 miliardi di euro per settore non sono niente

30 Marzo 2021
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 “Il ministro Garavaglia è intervenuto al Consiglio generale di Federturismo Confindustria per un confronto diretto con gli imprenditori del settore e per illustrare le priorità da affrontare urgentemente a sostegno di un comparto costituito da 386.000 imprese che generano 232 miliardi di contributo al pil italiano e che dalla pandemia ha subito i danni maggiori, a livello nazionale, europeo e mondiale. Per i vertici di Federturismo lo stanziamento di 1,7 miliardi di euro a favore del turismo non è assolutamente sufficiente”. E’ quanto si legge in una nota di Federturismo. “Durante l’incontro – continua – il ministro ha ricordato che le risorse messe a disposizione rientrano nello scostamento di bilancio deciso dal precedente governo e riguardante i primi due mesi dell’anno. Garavaglia ha garantito che nei prossimi mesi ci saranno altri scostamenti ed in tutti ci sarà una quota consistente a sostegno dell’industria turistica”.

Per Federturismo “occorrono fondi più consistenti per la sostenibilità economica di intere filiere produttive e per segmenti vitali ormai fermi da mesi che hanno subito perdite ingenti e che senza aiuti veri nel 2021 rischiano di non riaprire più. Pur apprezzando l’eliminazione del meccanismo dei codici Ateco si chiede di rivedere il limite dei 10mln di euro per l’accesso ai ristori a fondo perduto che comporta l’esclusione di gran parte delle più importanti imprese turistiche nazionali, così come il limite per la restituzione dei prestiti garantiti dallo Stato andrebbe portato ad almeno 20 anni”.

“Sono tutte misure – sottolinea la nota – per le quali si rivelano necessari interventi correttivi. Ma è anche giunto il momento di progettare un dopo, di gettare le basi per una nuova partenza, iniziando dall’abolizione delle restrizioni agli spostamenti”. ”La grande sfida che ci aspetta – dichiara la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – per far ripartire il turismo, è dar vita al digital green pass Ue, che consentirà la circolazione delle persone in totale sicurezza e privacy, ma che non ostacolerà allo stesso tempo la mobilità di coloro che non hanno effettuato il vaccino”. “Il Parlamento europeo – commenta – ha deciso di dare un’accelerazione in questa direzione e ci auguriamo che l’Europa possa trovare presto un accordo per condividere un documento di viaggio che sia rilasciato in vista della stagione estiva che soltanto in Italia, lo scorso anno, ha visto andare in fumo oltre 60 milioni di presenze estere”.

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